“Nei Comuni di Sarno e Roccapiemonte – scrive la Marciani – erano attivi non dei centri antiviolenza, ma degli sportelli collegati al centro antiviolenza di Angri, all’epoca capofila dell’Ambito territoriale.
La nuova ripartizione dell’Ambito S1, ora scisso in tre nuovi Ambiti, ha comportato l’impossibilità per il Centro Antiviolenza di Angri di gestire degli sportelli in ambiti diversi da quello di riferimento (S01-2).
Le risorse del piano straordinario contro la violenza di genere, permetteranno a brevissimo ad ogni nuovo ambito territoriale di avere almeno un centro antiviolenza sul proprio territorio; nel frattempo i Comuni di riferimento si sono alacremente attivati al fine di permettere alla donne già prese in carico presso il centro antiviolenza di Angri, per il tramite degli sportelli di Sarno e Roccapiemonete, di continuare ad avere adeguata assistenza, cosi come per sostenere le donne che avessero necessità di denunciare violenza.
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