Nel dettaglio, sono 7.826 le imprese nate nel 2013, circa 400 in meno rispetto al 2012. Al rallentamento nella dinamica delle aperture è corrisposta una diminuzione del numero di imprese che hanno cessato l’attività, passate dalle 7.909 del 2012 alle 7.568 dello scorso anno. Il bilancio si è tradotto in un saldo anagrafico di fine anno ancora una volta positivo, seppure ridotto dal difficile momento economico a sole 258 unità, il valore più modesto degli ultimi dieci anni.
Il tasso di nati-mortalità imprenditoriale risulta quindi pari allo 0,2%, sostanzialmente stabile rispetto a quello registrato nell’anno precedente (0,3% per il 2012). Tale crescita risulta, inoltre, analoga a quella registrata a livello nazionale (0,2%) e più contenuta di quella registrata dal sistema imprenditoriale campano (0,9%), che risente dei risultati positivi conseguiti dalle aree di Napoli e Caserta.
Analizzando gli andamenti circa le forme giuridiche, si segnala un tasso di crescita negativo per le imprese individuali (-1,5%) con 1.071 imprese in meno. Risulta invece confermata la crescita delle società di capitale (1.110 in più) che presentano l’incremento più significativo (5%), anche maggiore di quello rilevato nell’anno precedente (4,8% per il 2012). Delle nuove società di capitale nate nell’anno, oltre la metà risulta costituita nella forma giuridica di srl semplificata, prevista dalle recenti disposizioni normative a favore dei giovani con meno di 35 anni e con un capitale sociale che non può essere superiore ai 10.000 euro. Complessivamente le società di capitale rappresentano ora il 20% del tessuto imprenditoriale salernitano, mentre erano solo il 12% dieci anni fa. Sono sostanzialmente stabili le società di persone (-18 imprese a saldo).
Alla data del 31.12.2013 è possibile esaminare la sopravvivenza delle imprese nate nell’ultimo triennio (2010-2011-2012). Le società di persone sono quelle che risultano avere la minore capacità di sopravvivenza; con riferimento a ciascun anno osservato, infatti, riesce a sopravvivere solo una ogni due società di persone di nuova iscrizione. Presentano una maggiore capacità di sopravvivenza le ditte individuali (risultano sopravvivere a fine 2013 il 65% delle imprese nate tre anni prima) e le società di capitali (63% l’analogo tasso di sopravvivenza).
Circa le dinamiche per i settori economici, continua la crescita delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (3,8%) e, soprattutto, ritorna a crescere il commercio (1,4%), che rappresenta oltre il 30% del totale provinciale, in rallentamento lo scorso anno. Prosegue l’ampliamento della base imprenditoriale per il settore servizi alle imprese, a discapito delle attività agricole (-4,9%) e del manifatturiero (-0,5%). In riduzione la base imprenditoriale anche per il settore costruzioni (-0,7%).
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