Non è mancato nemmeno un forte segnale di solidarietà interregionale: nell’ambito del riparto le Regioni hanno infatti tenuto conto della particolare e drammatica situazione che stanno vivendo le aree colpite dal terremoto destinando a queste zone circa 10 milioni in più.
Motivi che, con la tempistica che ha permesso di chiudere l’accordo a febbraio, fa dire al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, di essere “molto soddisfatto”.
La proposta delle Regioni sarà ora inoltrata al ministro della salute, Beatrice Lorenzin, “e mi auguro che si possa procedere nel più breve tempo possibile per arrivare – dice Bonaccini – alla erogazione rapida delle risorse fondamentali per un servizio essenziale per i cittadini quale è quello sanitario”. Giudizi positivi sono complessivamente arrivati da tutti i governatori, anche se c’è chi non ha tralasciato di evidenziare – come il coordinatore degli assessori al Bilancio, Massimo Garavaglia – che con risorse simili a quelle dell’anno scorso bisognerà finanziare i nuovi Livelli essenziali di assistenza, i farmaci innovativi, il rinnovo contrattuale e il Piano vaccini. Inoltre è stato confermato il “taglio” di 422 milioni al finanziamento per la sanità da parte dello Stato a seguito del mancato accordo con le Regioni autonome. ”
“Piena soddisfazione per il risultato ottenuto dalla Campania nel riparto del fondo nazionale per la sanità. Per il 2017 il fondo destinato alla Campania sarà di 10 miliardi e 254 milioni, 54 milioni in più rispetto allo scorso anno. Ma la cosa più importante è che per la prima volta viene stabilito che il criterio di riparto non tiene conto solo del dato anagrafico della Campania regione “più giovane”. È l’inizio di un cambiamento di metodo che potrà portare ad acquisire nel riparto il peso della condizione sociale della nostra regione”. Così in una nota il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
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