Coordinerà i lavori la dott.ssa Rosa Perrotta. Il libro tratta un tema di scottante attualità, qual è quello della costruzione dei nuovi stadi, che merita un approfondimento, tant’è che gli autori analizzano gli Stadium Polifunzionali in una visione d’insieme che non si ferma al solo evento sportivo o alla sicurezza degli impianti. Il tentativo è quello di valutare la questione in un’ottica di rilancio del Paese, che vive uno dei suoi più bassi momenti storici in termini occupazionali ed economici. Le argomentazioni a supporto di questa tesi non si fermano al solo settore sportivo, infatti questa nuova linfa vitale potrebbe trainare la riqualificazione urbana e il recupero dei centri storici. Questo non solo a favore del turismo, obiettivo spesso sottovalutato dall’economia italiana, ma degli stessi abitanti che potrebbero usufruire di spazi all’altezza di creare “la comunità”, parola ormai, a causa del degrado urbano, obsoleta.
Nel corso del lavoro è stato preso in considerazione il modo in cui questi obiettivi possano essere perseguiti e realizzati, sia attraverso scelte oculate e capacità di management, e sia con lo Stato che, sebbene in parte latitante sull’argomento in questione, potrebbe svolgere una funzione premiale. La maggior parte degli stadi, salvo pochissime eccezioni, sono di proprietà dei Comuni, il cui limite di investimento è noto a tutti. Ciononostante tra concessioni agevolate e possibilità di nuovi impianti di proprietà dei club si potrebbero creare le condizioni della fattibilità dei progetti. Gli autori, sebbene consapevoli che l’argomento in questione vanta moltissimi detrattori, hanno tentato di dimostrare l’utilità degli stadi polifunzionali, non basandosi su delle mere supposizioni, ma utilizzando argomentazioni logiche e puntuali, non disdegnando di analizzarne le implicazioni squisitamente filosofico -sociali.
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