L’Atalanta si difende con ordine ma nel primo tempo il Napoli riesce comunque a creare occasioni da gol con Insigne, una conclusione del quale supera Berisha ma tocca la parte alta della traversa, con Mertens che si presenta solo davanti al portiere e conclude a lato di qualche centimetro e con una punizione dello stesso belga che Berisha devia sull’incrocio dei pali. I nerazzurri quando il Napoli attacca, rinforzano la difesa a tre con i profondi ripiegamenti di Conti e Spinazzola.
I due esterni sono anche molto abili a proporsi sui rovesciamenti di fronte e soprattutto Spinazzola sulla destra mette spesso in difficoltà Hysaj. I bergamaschi, che difficilmente trovano sbocchi a conclusione di azioni manovrate, vanno in vantaggio al 28′ su azione da calcio d’angolo, deviato da Toloi.
E’ Caldara con eccezionale tempismo a farsi trovare davanti alla porta di Reina e a deviare in rete con un tocco di testa. Nella ripresa il Napoli prova a stringere i tempi, ma l’Atalanta si difende sempre con ordine e la difesa di Gasperini non soffre mai per la pressione dei padroni di casa.
Nella fascia del terreno di gioco tra la linea di metà campo e quella dell’ area di rigore, i centrocampisti nerazzurri sono abilissimi nel chiudere tutte le linee di passaggio, per cui l’azione del Napoli diventa inevitabilmente lenta, ripetitiva e prevedibile. La gara potrebbe avere una svolta favorevole per gli azzurri al 21′ quando Kessie, autore di un secondo fallo da ammonizione, si fa espellere dall’arbitro Celi.
Sarri inserisce Milik al posto di Hamsik, ma la manovra della sua squadra non decolla. E’ invece l’Atalanta, al 24′ a trovare il raddoppio, sempre con Caldara, bravo a concludere a rete un’azione cominciata da Spinazzola. Il Napoli, pur in superiorità numerica, è impotente.
La manovra è sempre lenta e prevedibile ed in quelle occasioni in cui gli attaccanti azzurri riescono ad avvicinarsi alla porta avversaria, ci pensa Berisha a chiudere ogni spazio. Finisce 2-0 con l’Atalanta sempre più lanciata verso le posizioni di alta classifica ed il Napoli che deve ora guardarsi alle spalle dove la muta degli inseguitori si fa sempre più minacciosa.
Sarri come Zeman, non vincerà mai nulla. adatto solo a squadre di bassa classifica. Squadra senza difesa, dove appena non sei al massimo o manca qualche giocatore perdi partite come niente fosse!
e chi se ne fott