La scorsa settimana il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, insieme agli assessori Angelo Caramanno e Roberto De Luca, avevano ricevuto a Palazzo di Città l’ingegnere Ciro Pisano, su richiesta della proprietà. Nel corso dell’incontro, l’amministrazione comunale aveva ribadito l’esigenza di salvaguardare la salute dei cittadini, oltre che tutelare il diritto al lavoro per le maestranze. “È necessaria e imprescindibile – ha sostenuto più volte il primo cittadino – la delocalizzazione delle attività produttive che devono essere ricollocate nel rispetto dell’ambiente e del territorio”. Giovedì 2 marzo, invece, il sindaco Napoli incontrerà il Comitato Salute e Vita presieduto da Lorenzo Forte.
Su facebook Roberto De Luca ha poi precisato: “Stamattina rispondendo ad una domanda sulla questione delle Fonderie di Fratte ho ritenuto doveroso precisare che il Comune di Salerno continua a seguire con attenzione l’evolversi della situazione da due punti di vista. Il primo: la tutela della salute dei cittadini residenti in quella zona dopo la ripartenza dell’impianto come disposto dal Tribunale del Riesame.
Il secondo: l’inevitabile e non più rinviabile percorso di delocalizzazione, con particolare attenzione alla difesa degli attuali livelli occupazionali. Al momento la proprietà ha confermato al Comune di Salerno – come è noto da tempo – non solo di avere operato per avere la disponibilità di due siti che ricadono nel territorio di competenza di altre Amministrazioni locali; ma di avere anche proseguito nella valutazione di altri possibili aree dove procedere all’investimento di circa 40 milioni di euro (anche con l’apporto di strumenti di finanza pubblica dedicati a questo tipo di insediamenti industriali da parte di altri soggetti istituzionali).
Sul tavolo ci sono, quindi, diverse opzioni localizzative da analizzare con attenzione. E’ in questo senso che il Comune di Salerno proseguirà il suo impegno anche confrontandosi con altre Amministrazioni Comunali, se fosse necessario a raggiungere il duplice obiettivo: delocalizzare ad impatto ambientale compatibile e preservare i posti di lavoro”.
concordo con te lira tv si e schierata troppo apertamente con la proprietà dei pisano e caldeggiava ogni manifestazione dei dipendenti giustamente preoccupati dell’evolversi della crisi, dando poco spazio alle richieste dei cittadini di fratte pellezzano e baronissi anch’esse vittime innocenti
Coprendo ed appoggiando la proprietà, stanno giocando anche sulla pelle dei lavoratori che, all’insediarsi di nuovi attori Istituzionali, si vedranno chiudere dalla sera alla mattina quell’opificio palesemente fuorilegge e senza AIA , ritrovandosi stavolta, definitivamente in mezzo ad una strada. Ricordiamo che per costruire una nuova fabbrica, ci vorranno anni, almeno 2\3. Nel mentre, cosa si fa’ ? Si consentono ulteriori irregolarità ?
Ogni tanto la Coop. De Luca se ne esce che sono stati individuati posti per le Fonderie, ma nessuno è buono. Fusse che fusse che non so buoni i raccomandati di papà:
Concordo con Giovanni Formisano a riguardo dei giornalai, specialmente quelli di LiRa TV, che fanno disinformazione per accattivarsi le simpatie del despota che gestisce la cosa pubblica farcendola di fritture elettorali e propinandoci i suoi incapaci rampolli di cui siamo costretti a mantenere il loro alto tenore di vita e la gente non arriva a fine mese.
Se la Pisano è arrivata dove è ora lo dobbiamo sicuramente ai politici, nella fattispecie il sindaco, che pur dovendo vigilare sulla salute dei propri cittadini, non ha visto nè sentito le grida di dolore degli abitanti della zona che si ammalavano di tumore.
Prima ci liberiamo della dinastia De Luca e meglio sarà per la collettività.
Zitt guagliù, Robert è individuat e punt
Anche le cotoniere dovevano essere delocalizzate! Dove sono? La delocalizzazione equivale a chiusura e posti di lavoro che vanno in fumo! Lo sa questo De Luca? E quali sarebbero, poi, le sue competenze in materia? Vogliamo smetterla di credere che questi personaggi incompetenti possano assumere decisioni di questo genere? Trascinano nel tempo, per incompetenza, e fanno incancrenire situazioni che andrebbero prese di petto e risolte in un battibaleno!!!! Per i palazzinari si trovano suoli ovunque ed in fretta! Per le aziende invece …..
concordo con Formisano. Come io stesso ho detto più volte qui, quella fabbrica a prescindere da dove si trovi, non è a norma DI FATTO! Inquina, sporca, lo vede CHIUNQUE passando lì attorno.. tranne l’arpac, l’asl, la politica e i giornalisti..