Nel mese di gennaio – ricorda la Coldiretti – dalla Puglia alla Basilicata, dalle Marche al Lazio, dall’Abruzzo al Molise, dalla Sicilia alla Calabria, dalla Campania alla Sardegna sono decine di migliaia le aziende agricole che hanno perso le produzioni di ortaggi invernali prossimi alla raccolta, dai carciofi alle rape, dai cavolfiori alle cicorie, dai finocchi alle scarole, per effetto del gelo che ha bruciato le piantine, ma – sottolinea la Coldiretti – sono saltate molte consegne di verdure salvate e di latte per i problemi di viabilità soprattutto nelle aree interne.
Gravi sono anche i danni che si sono verificati sugli agrumeti così come per i vigneti di uva da tavola che hanno ceduto sotto il peso della neve le cui conseguenze sul mercato – precisa la Coldiretti – potranno essere verificate solo nei prossimi mesi. Un’ondata di maltempo che – sottolinea la Coldiretti – ha colpito i principali paesi produttori dell’Europa, dall’Italia alla Spagna fino alla Grecia con rincari spinti dal crollo delle disponibilità con gli scaffali vuoti e le vendite di broccoli, zucchine ed insalate addirittura razionate in alcuni supermercati inglesi. Il risultato – conclude la Coldiretti – è stato un aumento a gennaio dell’inflazione a livello europeo al 1,8% spinto dal rincaro del 3,5% per i prodotti alimentari non trasformati come l’ortofrutta.
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