Così ci ritroviamo con ambulanti che vendono prodotti di dubbia provenienza, imprese che utilizzano personale senza contratto, professionisti che lavorano completamente in nero, basti pensare al settore dell’immagine dove molti prestano la propria attività a domicilio, senza alcuna autorizzazione o senza alcun requisito professionale, ancora commercianti che utilizzano canali illeciti per la vendita di merce anche rubata e riciclata, senza dimenticare il grande mercato del falso sui social, dove migliaia di profili trasformano i loro account privati in piattaforme di vendita alimentando il business della contraffazione: si trova di tutto e di qualsiasi brand, abbigliamento, calzature, orologi, borse, occhiali, prodotti tecnologici, ma l’elenco delle situazioni irregolari è veramente interminabile”.
La Confesercenti si fa portavoce del disagio quotidiano vissuto dai commercianti che in alcuni casi sono costretti a chiudere i battenti piegati da concorrenti sleali capaci di eludere le normative fiscali, contributive e igienico sanitarie necessarie a salvaguardare la salute dei cittadini e l’economia, alimentando la delinquenza e arricchendo la criminalità organizzata. A tal proposito è bene ricordare la recente operazione condotta dalle Fiamme Gialle che ha interessato anche il nostro territorio: un blitz che ha portato al sequestro di articoli griffati con contrassegni fasulli oltre all’arresto di un gruppo di persone specializzate nella falsificazione di prodotti di lusso.
“Mettiamo in guardia i cittadini da questi meccanismi commerciali fuori dalla legalità: non lasciatevi ingannare – prosegue Severino – da chi gioca con la salute e la sicurezza proponendo prezzi “stracciati”. Scendiamo in campo con una campagna di sensibilizzazione per sostenere quelle attività serie che con capacità, licenze, autorizzazioni, corsi di aggiornamento sono sinonimo di garanzia.
Bisogna affrontare con determinazione il problema, per questo chiediamo un tavolo congiunto con amministrazioni locali, associazioni, Guardia di Finanza per combattere concretamente questi fenomeni mediante uno scambio continuo di informazioni tra i vari soggetti, utili a effettuare maggiori controlli e denunce. La mia Associazione per incentivare misure di emersione – conclude con decisione Severino – si impegna, avendo contatto diretto con chi quotidianamente subisce queste situazioni, a raccogliere le segnalazioni di commerciati e cittadini in riferimento a presunte irregolarità, perchè chi lavora onestamente deve essere tutelato”.
Commenta