LA TRAGEDIA. È la drammatica vicenda che accomuna Salernitana e Brescia e quel maledetto 4 Maggio del lontanissimo 1997: tredicesima giornata del campionato di Serie B, la Salernitana ospita i lombardi che dopo soli 45’ sono sotto per 3-0. Ma il calcio esce di scena ed entra in gioco, a questo punto, il sentimento, la solidarietà. Durante l’intervallo accade l’impensabile: Roberto Bani batte in maniera violenta con la testa sui gradoni dell’Arechi. A far scaturire il terribile incidente è un diverbio con altri supporters di fede bresciana. Sei giorni di agonia e poi la notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire: Roberto non ce la fa e da qui, da questo tristissimo epilogo, nasce il forte sentimento di solidarietà che lega le tifoserie di Salernitana e Brescia.
CURIOSITA’. all’Arechi era presente anche una delegazione di calciatori proveniente dal Canada, più precisamente da Toronto. La delegazione era stata in settimana al San Paolo per assistere al match di Champions tra Napoli e Real Madrid ma non hanno voluto mancare l’appuntamento trazionale che ormai si ripete da un quinquennio: “E’ il quinto anno che veniamo a Salerno, siamo innamorati di questi colori e di questo pubblico”.
All’Arechi rinnovato gemellaggio con i bresciani ricordano Roberto Bani
Si rinnova il gemellaggio fra i tifosi delle rondinelle e quelli granata legati da una grande amicizia. I tifosi della Salernitana, infatti, hanno atteso l’arrivo dei colleghi di Brescia ospitati nel settore Curva Nord. All’arrivo dei 150 supporters lombardi c’è stata la tradizionale accoglienza con lo scambio delle sciarpe fra le due tifoserie nel segno di una rinnovata amicizia che dura ormai da 20 anni, dalla tragica scomparsa del tifoso delle rondinelle Roberto Bani nel 1997 e che si è rafforzata nel corso del tempo. Striscioni da ambedue le parti per sugellare l’amicizia ed il capo ultrà della Curva Sud Siberiano, Mino Caputo che prima del fischio d’inizio si è recato all’interno del settore ospiti dove erano stipati i bresciani.
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