Se è vero che una rondine non fa primavera, non è sufficiente una vittoria, tra l’altro in uno scontro diretto, per rispolverare il discorso play off. La Salernitana ha fin qui fallito diversi matchpoint per saltare sul treno che l’avrebbe condotta nella zona privilegiata della classifica e adesso deve restare ancora con i piedi ben piantati a terra. Ora la sfida esterna con l’Entella rappresenta solo un test indicativo, in grado di far comprendere se effettivamente la squadra di Bollini sia pronta o meno a volgere di nuovo lo sguardo verso l’alto.
L’attenzione va tenuta comunque alta, anche nella parte bassa della graduatoria, perchè il discorso salvezza è sempre aperto e per chiuderlo in breve tempo, occorrerebbe accelerare il passo in questa fase del campionato, per poi sfruttare il rush finale per cambiare obiettivo in corso d’opera. Di momenti cruciali, la Salernitana ne ha vissuti diversi, senza riuscire a cogliere, nella maggior parte dei casi, l’opportunità di accrescere le proprie ambizioni. Rimettersi in corsa, adesso, per altri traguardi, diventa impresa ardua.
Per dimostrare di essere davvero pronta a voltare pagina, la Salernitana dovrà cercare di sfruttare la prova in casa dell’Entella, prima di affrontare una serie di terribili scontri con quelle che, almeno sulla carta, si presentano come dirette concorrenti. L’attenzione dalla lotta per la salvezza non può essere distolta. Di play off sarà lecito parlare solo dopo aver aggirato, con profitto, gli ostacoli rappresentati dagli imminenti scontri, dal prossimo match in Liguria, alla sfida interna con l’Ascoli, passando per la partite con Pisa, Cittadella e Ternana. Solo dopo sarà possibile tirare le somme e comprendere che tipo di ruolo potranno rivestire Rosina e soci nel rush finale della stagione.
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