La proposta di legge, approvata con 32 voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza (i consiglieri dell’opposizione non hanno partecipato al voto al fine di indurre la maggioranza a garantire da sé il numero legale), è finalizzata a sostenere e valorizzare le botteghe d’arte, gli antichi mestieri a rilevanza storica, i negozi e i locali storici a rilevanza storica e delle imprese storiche ultracentenarie, i quali vengono censiti e iscritti in appositi elenchi regionali.
Essa dota tali esercizi di un logo da collocare all’esterno dell’attività che ne simboleggia le caratteristiche e le attività storiche e tradizionali e di una guida regionale. Sono previsti interventi di recupero e valorizzazione con contributi regionali per progetti di valorizzazione, rifacimento delle unità immobiliari, sulla base di una apposita convenzione che ne stabilisce i vincoli in ordine al mantenimento della destinazione d’uso. Alla proposta di legge è destinato uno stanziamento di euro 160 mila per l’anno 2014 e, per gli anni successivi, sarà determinato dalle leggi di bilancio.
I gruppi dell’opposizione (Pd, Pse e Cd) hanno chiesto ripetutamente il voto segreto e il voto per appello nominale sugli articoli della legge, abbandonando l’Aula per dissenso politico, allo scopo di indurre la maggioranza a garantire il numero legale.
“Dai lavori del Consiglio emerge con chiarezza che la maggioranza arranca perché non ha i numeri né la forza politica per sostenere i propri provvedimenti – ha spiegato il capogruppo del Pd Lello Topo – secondo il quale “il centrodestra non riesce a garantire la copertura finanziaria delle proprie leggi”. “La cifra appostata solo per il 2014 dall’assessorato al bilancio la dice tutta sulla reale attenzione della giunta e della maggioranza regionale per il settore delle attività produttive” – ha aggiunto il capogruppo del Pse Gennaro Oliviero. “E’ vero che stiamo in campagna elettorale ma l’atteggiamento dell’opposizione offende il Consiglio regionale e determina un danno a carico di leggi importanti per il territorio, per le attività produttive, per l’economia e per il lavoro” – ha replicato il capogruppo di FI Gennaro Nocera. “Troppo spesso le sedute di questo Consiglio regionale sono saltate a causa della maggioranza e dei suoi conflitti interni – ha sottolineato il consigliere Corrado Gabriele (Pse) – che ha ricordato che “le leggi importanti approvate da questo Consiglio si devono all’opposizione”.
Nella parte iniziale della seduta, il Consiglio ha anche approvato a maggioranza la convalida della elezione del consigliere Giuseppe Sagliocco (Ncd), e ne ha contestato l’incompatibilità, con 34 voti favorevoli su 37, in quanto ricopre anche la carica di Sindaco.
Il Consiglio Regionale ha proseguito poi fino all’art. 6 l’esame del disegno di legge “Norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania per l’attuazione della pianificazione paesaggistica regionale ai sensi dell’articolo 135 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42”, il Piano paesaggistico regionale, il primo e fondamentale atto per l’avvio della pianificazione paesaggistica in Campania con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il paesaggio mediante il governo delle sue trasformazioni dovute all’intervento umano o a quello degli eventi naturali.
Anche su questo provvedimento sono stati numerosi ed articolati gli interventi dei consiglieri dei gruppi dell’opposizione – Pd, Pse e Cd – tra cui Gennaro Oliviero e Giuseppe Russo, che hanno ripetutamente chiesto il voto elettronico sui diversi emendamenti.
Giunto l’orario di chiusura, la seduta consiliare è terminata.
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