L’esame di maturità è stato superato, ma guai ora a montarsi la testa. Vietato fare voli pindarici, la Salernitana deve continuare a restare concentrata sull’obiettivo minimo, quello della salvezza cosiddetta “tranquilla”, poi potrà, eventualmente, volgere lo sguardo altrove.
Quello in Liguria rappresentava un test indicativo, in grado di verificare lo stato di salute fisica e mentale del gruppo, in vista della fase finale del torneo. Il match con l’Entella non era sulla carta uno scontro diretto, per cui la Salernitana ha avuto modo di mettersi alla prova con un avversario con ben altre ambizioni e per di più in forma, constatando così di poter rimettersi in corsa per dare un senso diverso al proprio campionato. La vittoria di lunedì scorso non è un traguardo, ma un punto di partenza di un nuovo cammino. La Salernitana ha una seconda opportunità, ma dovrà saperla sfruttare appieno.
Le prestazioni offerte nelle ultime gare, i risultati importanti conquistati e la ritrovata serenità possono consentire alla squadra di Bollini di affrontare il rush finale della stagione regolare senza eccessive pressioni e particolari affanni. La Salernitana, però, dovrà saper giocare bene le sue carte e approfittare dei prossimi scontri diretti per poi alzare la posta nella fase conclusiva del campionato. La condizione necessaria e sufficiente per poter aver accesso ai play off, quindi, è avere continuità di risultati nell’immediato, nelle prossime gare contro squadre a caccia di punti salvezza, come Ascoli, Pisa e Ternana. Solo quando sarà al riparo da un eventuale nuovo coinvolgimento nella lotta per non retrocedere, la Salernitana potrà provare ad alzare il tiro e potrà farlo con lo stesso spirito con cui ha affrontato la trasferta in casa dell’Entella e cioè con la consapevolezza di non aver nulla da perdere ma tutto da guadagnare.
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