“Vorremmo trascorrere la Pasqua in famiglia non qui”. Così Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania spiega perché ha posto la fiducia sul collegato alla legge di stabilità regionale. Sono escluse le ipotesi di problemi di tenuta della maggioranza, per De Luca che dice: “Ma perché vi inventate le cose piu cervellotiche, quali problemi, di che?”. “Siccome Pasqua è ormai vicina – afferma – se abbiamo 200mila emendamenti inutili solo per fare chiacchiere, demagogia e propaganda vorremmo mangiarci la pastiera a casa”. “Questo è tutto – conclude – è un obiettivo terapeutico”.
D’Alessio,emendamenti ostruzionistici e pretestuosi. “Quasi 300 tra emendamenti e subemendamenti, molto pretestuosi, ostruzionistici”. Lo ha detto Lidia D’Alessio, assessore al Bilancio della Regione Campania che spiega così i motivi che hanno spinto il governatore Vincenzo De Luca a porre la fiducia al collegato alla legge di stabilità regionale 2017.
Il testo giunto ogggi in aula “è stato molto discusso in Commissione e concordato tra le varie parti”. “Era un po’ pesante affrontare in aula un dibattito – ha affermato – con emendamenti che sono ostruzionistici e creano tensione, anche per le modalità con le quali sono stati presentati”.
D’Alessio ha ricordato che la legge di stabilità è stata approvata nel dicembre 2016 e che alla fine del mese successivo, gennaio 2017, è arrivata in Consiglio regionale la proposta del collegato formulata dalla Giunta. “Due mesi di lavoro in Commissione – ha sottolineato – di cambiamento, di arricchimento e sembra strano che vengono in aula con gli emendamenti quando in Commissione il lavoro è stato costruttivo e proficuo”. Un lavoro che, come ha precisato, ha coinvolto tutti perché in Commissione “ci sono la maggioranza e le minoranze”. “Poi è chiaro – ha concluso – che ognuno deve fare la sua parte”.
Fi, maggioranza spaccata, De Luca racconta balle. “Duecento emendamenti, perché tanti ne sono stati depositati, non avrebbero certo messo a rischio le vacanze di Pasqua del governatore Vincenzo De Luca. Invece sono evidenti lacerazioni politiche interne alla maggioranza”. Così il gruppo di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania commentando le motivazioni formulate dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca alla decisione di porre la fiducia sul Collegato alla Finanziaria regionale 2017. “La verità non sta nel numero degli emendamenti – aggiungono i consiglieri campani di Forza Italia – ma nel merito degli stessi che mettono a nudo le gravi carenze di questo documento e, su tutto, la sua matrice fortemente clientelare”. “Ben si comprende dunque la necessità per De Luca di non volerli neppure discutere”, concludono gli esponenti di Forza Italia.
M5s, fiducia? Per tenere a bada la maggioranza. “Il presidente De Luca smentisce se stesso e decide di mettere la fiducia sul collegato al bilancio. E pensare che nella seduta del 29 aprile 2016, quando fu approvato il nuovo statuto, De Luca diede la sua parola che mai avrebbe messo la fiducia su di un provvedimento. Ecco quanto vale la parola del presidente”. Così il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle del Consiglio regionale della Campania, commentando le motivazioni formulate dal Presidente della Regione Campania, alla decisione di porre la fiducia sul Collegato al Bilancio regionale. “Questa fiducia ha due significati, ed entrambi attestano la grande debolezza del presidente De Luca.
Da un lato tenta di imbavagliare il M5S, impedendo la discussione degli emendamenti al testo perché avrebbe avuto imbarazzo a bocciarli, visto che contenevano proposte sensate e valide; dall’altra mette la colla attack alla sua sgangherata maggioranza – aggiungono i consiglieri campani del Movimento 5 Stelle – De Luca si è assunto la responsabilità di approvare con un voto di parte una accozzaglia di provvedimenti, che non servono ai cittadini campani e su cui neppure la sua maggioranza ha trovato un accordo”.
“Questo presidente non consente il confronto con l’opposizione nel merito dei provvedimenti – spiegano – in un clima di trasparenza e chiarezza”. “Il Movimento 5 Stelle domani in aula – concludono – farà sentire la propria voce denunciando i misfatti di un presidente debole e una maggioranza a pezzi”.
Ma lasciatelo stare, si vuole mangiare la pastiera e distribuirla, a mò di frittura, tra i suoi sodali.
Cosa vuole fare di male? E soprattutto di diverso rispetto a quanto fatto finora?
Siete gente senza cuore, già lo perseguitate e gli impedite di sistemare i figli sulle tasche dei contribuenti, adesso non gli volete neppure votare la distribuzione delle pastiere?