La giovane si schiantò contro il semaforo, cadde sull’asfalto e morì. La procura aveva chiesto per Di Lello l’ergastolo, ma con il giudizio abbreviato c’è stato lo sconto di pena
Uccise il ragazzo che aveva investito la moglie, 30 anni di carcere
Trent’anni di reclusione per omicidio volontario premeditato, più tre anni di libertà vigilata alla fine della pena detentiva e condanna all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Questa la sentenza, pronunciata a Lanciano nel processo in Corte d’assise, per Fabio Di Lello (foto con la moglie), il 34enne di Vasto (Chieti) che il primo febbraio scorso sparò tre colpi di pistola contro Italo D’Elisa, 21 anni, conducente dell’auto che sette mesi prima, il primo luglio 2016, aveva investito lo scooter di sua moglie, Roberta Smargiassi.
3 Commenti
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bravo giovanni hai detto bene
MA QUALE BRAVO GIOVANNI!?!?! SE E’ PASSATO CON IL ROSSO A TUTTA VELOCITA’ NON E’ CERTO UN SEMPLICE INCIDENTE STRADALE DOVUTO ALLA FATALITA’!? E DOPO AVER PRATICAMENTE UCCISO UNA DONNA INCINTA NON CERCA IN GINOCCHIO IL PERDONO DEL MARITO MA LO SFIDA PURE!? MA CHE UOMO ERA…. VA BENE IL BUONISMO MA QUANDO E’ TROPPO E’ TROPPO!!
dopo tanti battibecchi con giovanni stavolta devo dargli atto che ha detto tutto giusto, l’ho letta pure io la sentenza gli è andata persino bene a di lello