Furbetti del cartellino all’Ospedale Ruggi: 152 persone a processo

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Sono 152 le persone che andranno a processo perchè accusate di aver fatto timbrare o timbrato il cartellino al posto di altri nell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.  Nel corso del dibattimento saranno chiamati a dimostrare la loro buonafede – come scrive il quotidiano Le Cronache -. I 152 dipendenti del Ruggi sono accusati di truffa ai danni dello Stato e violazione del decreto Brunetta sul pubblico impiego. La decisione del rinvio a giudizio è arrivata a conclusione di due udienze preliminari, per due gruppi di dipendenti, svoltasi mercoledì scorso al Tribunale di Salerno. Nel corso dell’udienza nessuno ha chiesto riti alternativi, quindi tutti compariranno dinanzi ai giudici della terza sessione penale il 4 ottobre (Graziano più 67) e l’11 ottobre (Aliberti più 83).

Le udienze saranno celebrate presso l’aula bunker adiacente il carcere di Fuorni. Il rinvio a giudizio darà la possibilità a tutti di difendersi e dimostrare, durante il dibattimento che, pur avendo dato mandato a collega di timbrare il badge in realtà erano presenti sul posto di lavoro. Era solo un modo, il loro, per guadagnare qualche minuto prima di dare inizio o finire la loro giornata di lavoro. Nel corso del dibattimento dovranno provare con atti e non solo la loro effettiva presenza sul posto di lavoro.

Il quotidiano Le Cronache pubblica l’elenco delle persone che andranno a processo. Il prossimo 4 ottobre prenderà il via il processo per: Antonietta Graziano, Salvatore Della Femmina, Anna Stile, Luigi Gatti, Rossana Petrosino, Teresa Masullo, Luigi D’Alesio, Umberto Ferrentino, Gaetano Ardimento, Vincenzo Adinolfi, Amedeo Scorzelli, Loredana Landi, Giuseppe Califano, Pompeo Giordano, Francesco Coppola, Pietro Maisto, Rosina Petraglia, Antonio Aliberti, Carmine Di Capua, Raffaella Scafa, Giuseppe Esposito, Filomena Cavallaro, Francesco Camicia, Maria Elena Di Palma, Alfonso Sabatino, Marcello Campidoglio, Nunzia Scarpato, Luigina Balzano, Guido D’Elia, Carla Puglia, Isabella Scaramella, Candida Infante, Tiziana Trimarco, Elisabetta Angrisani, Nicola Padovano, Raffaele Borrelli, Michele De Rosa, Giovanna Di Donato, Carmela Ferrigno, Rosa Belgarbo, Salvatore Campanile, Giovanni De Caro, Carmela Latorrata, Rosa Manzo, Cinzia Santese, Anna Capaldo, Antonio Calvello, Aurelio Castaldo, Sergio Del Giusto, Guglielmo Crucito, Vincenzo Pagano, Carmelina Nicodemo, Anna Maria Naddeo, Antonio Conte Alfano, Rosa Marino, Margherita Oliva, Anna Farina, Antonella Genettasio, Damiano Pisaturo, Giovanni De Chiara, Michelangelo Nese, Roberto Virtuoso, Maria Ripoli, Luigi Giorgio, Clotilde Bernardo, Onofrio Musone, Lucia Rallo, Vincenzo Siniscalco.

L’11 ottobre si aprirà il dibattimento per: Antonio Aliberti, Ciro Sorgente, Vincenzo Siniscalco, Biagio Gizzi, Antonio Amoroso, Guillermo Vicente Venosa, Matteo Quaranta, Salvatore Della Femmina, Lucia Caserta, Alfonso Apicella, Francesco De Martino, Roberto Tozzi, Raffaele Braca di Pellezzano, Giuseppe Calissi, Valentino Vigilante , Eugenio D’Angelo, Giovanni Della Porta, Cesare Rocco, Gennaro Salernitano, Giovanni Attianese, Nicola Fattoruso, Carmine Noviello, Alfredo D’Auria, Giovanni, Monica Mondelli, Liberato Mirra, Luisa Gargano, Assunta Ciorfito, Sabrina Genovese, Carmine Natella, Fiorenzo Squame, Massimo Beatrice, Luigi Mauro, Carlo Sabatino, Renato Nicoletti, Vito Esposito, Alfonso Marramao, Vincenzo Califano, Guglielmo Tura De Marco, Francesco Fasano, Antonio Criscuolo, Carmine Strollo, Antonio Panariello, Francesco Califano, Saverio Cavallo, Pasquale Dello Schiavo, Vincenzo Carratù, Matteo Santoro, Antonio Izzo, Matteo Giannettini, Giuseppina Casella, Carmela Finizio, Annunziata Cirino, Carmela Procida, Maria Rosaria Caserta, Margherita Oliva, Rosa Aliberto , Guglielmo Crucito, Mario Picariello, Mario Giuseppe Di Lieto, Raffaele Viceconti, Ferdinanda De Rosa, Ciro De Pasquale, Luisa Ragone, Carlo Pero, Ernesto Spacagna, Emiddio Falcone, Francesco Di Palma, Giovanni Salsano, Luigi Pandolfo, Luciano Perrotti, Domenico Sofia, Carmine Iannone, Maria Fortunato, Lucia Rallo.

A chiedere il rinvio a giudizio era stato il pubblico ministero Francesco Rotondo titolare dell’inchiesta sull’assenteismo ed i furbetti del cartellino presso il nosocomio salernitano. Secondo gli inquirenti esisteva un sistema collaudato per il quale una parte del personale si scambiava il badge, con il risultato che alcuni timbravano per altri, i quali risultavano presenti anche quando non erano ancora entrati in ospedale oppure ne erano usciti in anticipo sull’orario di lavoro.

Il numero degli episodi, e il lasso di tempo dell’assenza ingiustificata, ha determinato la gradazione di gravità delle condotte contestate dalla Procura.. L’indagine su assenteisti e furbetti del cartellino, portata avanti dagli uomini della Guardia di Finanza, è partita poco più di un anno ed ha visto ben 800 dipendenti dell’azienda universitaria coinvolti. Per 215 è stata già disposta l’archiviazione. Intanto, questa mattina vi sarà l’udienza preliminare, sempre dinanzi al Gip Indinnimeo per altri 49 dipendenti del Ruggi. Le accuse sono sempre le stesse

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