Dopo l’inchiesta di Repubblica sui danni record per messaggi e selfie in auto, Antonio Coppola, presidente Aci Napoli, invoca l’intervento del governo e invita al pugno duro contro le infrazioni. Cinquemila multe nel 2016 e 1.500 incidenti stradali sono numeri record. Ma per Coppola la realtà è ancora più grave, secondo i dati Aci-Istat.
«Se sommiamo la distrazione da sms alla velocità – spiega – o usiamo il telefonino durante un sorpasso, possiamo affermare con certezza che 3 su 4 incidenti hanno come causa il telefonino. Per rispondere al telefonino occorrono 2,1 secondi, è come guidare per 29 metri ad occhi chiusi, se si procede a 50 km all’ora. Se invece la velocità aumenta e si arriva a 120 km all’ora, allora è come guidare bendati per 70 metri. Peggio ancora per i selfie: 14 secondi, è come percorrere al buio l’equivalente di una pista di atletica». Cosa fare? «Noi facciamo campagna di sensibilizzazione, partendo dalle scuole e dalle parrocchie. L’abbiamo chiamata: “A Maronna t’accumpagna ma chi guida sei tu”. A maggio lanceremo un concorso di idee, dedicato a rischi e vantaggi delle nuove tecnologie».
Secondo l’ultimo rapporto Aci-Isat, nell’intera provincia di Napoli si registrano ogni giorno 13,3 incidenti, con 1,6 morti a settimana e con 2,4 feriti ogni 3 ore. Sono 4.872 gli incidenti nell’intera provincia nel 2015, 86 morti e 6.960 feriti. Il numero degli incidenti aumenta del 2,4 per cento rispetto all’anno precedente e anche il numero dei feriti del 2,2 per cento mentre il numero dei morti diminuisce del 6,5 per cento.
A Napoli non c’è solo un record di incidenti per messaggi e selfie in auto. Secondo i dati della polizia municipale (sezione infortunistica) riferiti al 2016, sono in aumento anche omissioni di soccorso (29 nel 2016, 11 nei primi mesi del 2017) e ritiri di patente per eccesso di velocità. Sono 1.200 i verbali redatti dai caschi bianchi a Napoli lo scorso anno. Sempre più numerosi i conducenti sottoposti a esami per alcol e droga risultano positivi ai test: il 65 per cento nell’ultimo anno. Sono invece 22 i morti nel 2015, 27 nel 2016, 7 nei primi 3 mesi dell’anno, tra loro la maggioranza sono giovani. Le strade più a rischio: Ville romane a Ponticelli, via Posillipo, via Manzoni e corso Malta.
Fonte Repubblica.Napoli
Hanno scoperto l’acqua calda…….per telefonare a mani libere ci sono una camionata di strumenti e possibilità, le leggi esistenti andrebbero inasprite(visto che nessuno se ne frega)…….ma siamo sempre al punto di partenza …. chi deve applicarle? Le competenze tra i vari organi di polizia rimbazano di continuo e alla fine chi paga è il povero “fesso” che viene investito!! (nei casi migliori)