È il commento di Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale, a margine dell’incontro a Strasburgo dal titolo “Il Paese piu’ sano del mondo – L’Italia e il suo modello di qualità alimentare”, in cui sono stati esposti i primi esempi concreti di prodotti simbolo dell’Italia criminalizzati ingiustamente dall’etichettatura con i bollini a semaforo raccolti nei supermercati europei dalla Coldiretti.
L’etichetta nutrizionale a semaforo – spiega Coldiretti – indica con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute come grassi, sali e zuccheri, ma non basandosi sulle quantità effettivamente consumate, bensì solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze. Il semaforo rosso boccia ingiustamente quasi l’85% del Made in Italy a denominazione di origine (Dop) che la stessa Unione Europea deve invece tutelare e valorizzare.
L’Ue – chiede Coldiretti – deve intervenire per impedire un sistema di etichettatura, fuorviante discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. Distorsioni provocate dal sistema di informazione visiva che sino ad oggi è stato adottato capillarmente da un solo paese, quella Gran Bretagna che si appresta ad uscire dalla Ue con i negoziati per la Brexit, al centro della risoluzione approvata dal Parlamento Europeo. Ma il sistema sta per essere esteso anche in Francia dove sono state già portate avanti attività di sperimentazione.
Con il semaforo rosso si arriva addirittura a colpire – sottolinea Coldiretti – anche l’extravergine di oliva, considerato il simbolo della dieta mediterranea che ha garantito all’Italia di classificarsi tra 163 Paesi al vertice del “Bloomberg Global Health Index” per la popolazione maggiormente in salute a livello mondiale. Un risultato reso possibile dalla varietà della dieta mediterranea fondata principalmente su un equilibrio flessibile dei diversi alimenti senza censure che ha consentito agli italiani di conquistare valori record nella longevità con 80,3 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne.
Con l’inganno delle etichette a semaforo si rischia di sostenere, con la semplificazione, modelli alimentari sbagliati che mettono in pericolo, non solo la salute dei cittadini italiani ed europei ma anche un sistema produttivo di qualità che si è affermato pure grazie ai riconoscimenti dell’Unione Europea. In gioco – conclude Coldiretti – c’è la leadership italiana in Europa nelle produzioni di qualità con 289 riconoscimenti di prodotti a denominazione (Dop/Igp).
La Campania vanta 14 Dop (tra cui 5 oli extravergine), 10 Igp, 2 Stg, 486 Pat (prodotti agroalimentari tradizionali).
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