Ad attenderla, infatti, non c’era nessun “centurione” desideroso di mostrarle le bellezze della città eterna, bensì gli agenti della squadra mobile di Salerno.
Per la serba si sono aperte le porte di Rebibbia, in quanto destinataria di un mandato di arresto europeo, emesso dalla corte d’appello di Salerno.
Non l’hanno salvata i suoi innumerevoli alias, “occhi di gatto” dovrà scontare 27 anni di carcere. Gli agenti della iv sezione della mobile le hanno notificato un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dal tribunale di Salerno, per gli innumerevoli furti e rapine che la donna ha commesso negli anni in tutta l’Italia.
Basti pensare che la pena detentiva cumulativa di tutte le condanne è di addirittura più di 79 anni e solo l’applicazione di una norma del codice penale che non consente che la pena sia superiore ai 30 anni in caso di cumulo di pene concorrenti, le ha consentito di “accorciare” la sua lunghissima permanenza nelle patrie galere a 27 anni.
che rifiuto umano .. ma questa è una risorsa per la nostra presidentessa, mandatele la foto e l’articolo.. magari si sveglia e torna nel mondo della gente normale, lasciando quello delle elites che da sempre la contraddistingue
Un caloroso abbraccio ai due agenti in foto che, grazie alla Repubblica Italiana e alle sue assurde leggi, devono assicurare i movimenti di simili puzzolenti sacchi di spazzatura senza neanche potersi turare il naso.
Nei paesi civili la spazzatura viene raccolta e trattata per non arrecare danno all’olfatto e alla vista, da noi invece viene accolta, sistemata e foraggiata sia in liberta’ che al chiuso di una cella.
La dobbiamo anche mantenere nei nostri carceri.