Lo annunciano gli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone, dello studio legale torinese Ambrosio e Commodo.
Il Tribunale di Ivrea ha infatti condannato l’Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al dipendente di una azienda cui è stato diagnosticato il tumore dopo che per 15 anni ha usato il cellulare per più di tre ore al giorno senza protezioni.
La sentenza, resa nota oggi dagli avvocati, è dello scorso 30 marzo. Il giudice del lavoro del Tribunale di Ivrea, Luca Fadda, riconosce che il tumore, benigno ma invalidante, contratto dall’uomo è stato causato dall’uso scorretto del cellulare.
“Speriamo che la sentenza spinga ad una campagna di sensibilizzazione, che in Italia non c’è ancora”, afferma l’avvocato Stefano Bertone. “Come studio – aggiunge – abbiamo aperto il sito www.neurinomi.info, dove gli utenti possono trovare anche consigli sull’utilizzo corretto del telefonino”.
fonte huffingtonpost.it
sentenza ridicola: o i cellulari sono tutti pericolosi o non lo sono! e se lo sono allora vanno vietati tutti, o condannati TUTTI i datori di lavoro, pubblici e privati. Ma non solo, vanno proprio ritirati dal mercato! O forse quello era l’unico cellulare pericoloso???! Assurdo.. tutti noi sappiamo e vediamo quanti cellulari ci sono in giro, in mano a bambini di un anno pure..
Mi chiedo i giudici come le prendono certe decisioni..
Ma lui usava il cellulare 3 ore al giorno per motivi di lavoro?