Una fotografia complessiva sullo stato di salute dello scalo provinciale che mette in luce tutte le criticità, pur segnalate più volte nel corso degli anni.
“ Le ultime notizie non sono confortanti. Anzi, sembra che con il passare del tempo la situazione dell’aeroporto di Salerno peggiori a vista d’occhio” – commenta Giovanni Giudice dell’Unione provinciale Cisal.
“I dati dell’Enac parlano chiaro e non fanno certamente ben sperare in un futuro roseo. Stesso discorso vale per le defezioni da parte di ben due vettori che hanno deciso di “dirottare” i propri velivoli presso Capodichino – prosegue il sindacalista della Cisal – a causa dei problemi tecnici relativi alla pista. Una vera e propria reazione a catena che sta depauperando l’aerostazione salernitana, rendendola sempre più una cattedrale nel deserto.
A ciò c’è da aggiungere che i lavori di completamento della pista non inizieranno prima dell’agosto 2018 e che siamo ancora in attesa della concessione definitiva da parte del Ministero.
Prima che tutto questo si concretizzi, non resta che sperare che il “Costa d’Amalfi” resti in vita al fine di dare un impulso sia al lavoro che al settore turistico che, come sostengo da sempre, potrebbe avere nello scalo uno dei suoi volani più importanti”.
“Il management dell’aeroporto e le istituzioni, in primis la Regione Campania – conclude Giovanni Giudice –, devono fare chiarezza in merito a quello che sarà il destino dell’infrastruttura di Salerno e devono, per quanto di propria competenza, mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché questa situazione di stallo, che lentamente si avvicina ad una vera e propria regressione, si sblocchi in via definitiva”.
LA VERGOGNA CONTINUA. SI BUTTANO SOLO SOLDI.
…” fuori la politica politicante e le clientele dall’Aeroporto. Bisogna fare le persone serie e bisogna, finalmente, cominciare a dare dignità e programmazione allo scalo aeroportuale…”
Vincenzo De Luca in campagna elettorale per le regionali del 2015.
Giudice ha capito tutto , come il 99% dei giornalisti, sul “problema della pista”.
Chiaramo bene : la pista non ha nessun problema, sono gli aerei delle compagnie aeree a non poter/voler operare con 1650 mt perchè con temperature alte gli AEREI hanno bisogno di più metri per decollare.
Smettiamola di dire cavolate su “surriscaldamenti” etc, quantomeno diamo le notizie giuste.
Azzz Giudice!
Per i soliti, scontati, nonché ripetitivi buontemponi della Accademia del volo…. li sanno, ormai, anche i bambini che devono ancora nascere che se non allungano la pista almeno a 2000 m., rimarrà’ sempre un campo volo. Ma perché la politica ci racconta, da venti anni, che sono tutti pronti ad allungare la pista ma poi stanziano i meglio danari pubblici solo per pagare improbabili componenti di cda e Consorzi di gestione imbottiti di clientele e politicanti?