Nel Novembre del 2011, l’Unesco ha ufficialmente proclamato la giornata del 30 Aprile come la “Giornata Mondiale del Jazz”. Quest’anno, Agropoli sarà una delle poche piazze campane ad aderire a questo evento mondiale, grazie alla collaborazione delle associazioni culturali “Armonie Dissonanti”, “Nova Arenosa” di Agropoli, ai professionisti del settore ed al contributo dell’amministrazione comunale, che ha creduto nel progetto.
Domenica 30 aprile, dalle ore 19.00, in piazza Vittorio Veneto ad Agropoli, sarà allestita l’esposizione di opere d’arte inerente la musica e la sua rappresentazione nelle sue diverse forme. Dalle ore 19.30 si susseguiranno performance musicali di gruppi jazz emergenti locali e non, al fine di favorire il connubio tra lo sviluppo musicale giovanile e quello del territorio, fino a chiusura di serata, con l’esibizione di artisti di spicco e di chiara fama dell’ambiente jazz italiano ed internazionale.
Lo scopo della manifestazione sarà anche quello di consentire alla nostra Città di entrare a far parte di un circuito musicale di risonanza mondiale e di ergersi come uno dei comuni capofila per la musica jazz non solo nella Regione Campania, ma anche a livello nazionale.
«Domenica – afferma il sindaco Franco Alfieri – Agropoli sarà la Città della musica. Durante questa giornata, tutti i paesi del mondo saranno uniti a dare un unico grande messaggio di pace, nel segno della musica».
«La musica è arte, è cultura – dichiara il vicesindaco Adamo Coppola – e noi non potevamo mancare ad un appuntamento del genere. E puntiamo a ripetere l’adesione anche negli anni a venire. Un altro motivo di richiamo per i visitatori che, oltre al mare ed ai nostri luoghi incantevoli, potranno accostare Agropoli alla musica di alto profilo».
Ogni anno, l’International Jazz Day riunisce comunità, storia, artisti, scuole, professori ed amanti della musica da tutto il globo, che si esprimono insieme, in un’unica forma d’arte che viene riconosciuta come promotrice di pace, dialogo tra culture, diversità, rispetto per i diritti e dignità umani.
Commenta