L’artista salernitano, che Sergio Vecchio definisce “il Peter Pan della foresta urbana” nella prefazione dell’opera, esporrà 20 tavole originali selezionate tra i 51 disegni – in bianco e nero e a colori, realizzati con tecnica mista, matite, tempera, penne, inchiostri e chine – che compongono la pubblicazione (24x24cm). Una mostra che raccoglie l’eredità di “Disegni”, la personale allestita nel 2011 presso Palazzo Genovese. “Quell’evento riaccese in me il ricordo della Salerno degli anni Settanta – è il commento di Gentile, classe 1956 – Quel mondo che ci ha visto crescere non esiste più.
Prima di quello, un altro ancora si è archiviato e così via, fino ad arrivare ai monumenti che, seppur difficili e dispendiosi da conservare, ci permettono di respirare quotidianamente la nostra storia. Gli usi ed i costumi cambiano in fretta, ma io ho sempre più la sensazione che l’essere umano desideri approfondire le tracce del passato per interpretare il futuro, non solo per riscoprire le proprie radici. Passato, presente e futuro saranno sempre motivo di dibattito, multidisciplinare e multiculturale, acceso e colorato”.
L’artista ha scelto stavolta di esporre nella zona orientale di Salerno, presso lo storico circolo Arci Mumble Rumble, da oltre trent’anni fucina di musicisti e artisti, oltre che punto di riferimento in città per le realtà del teatro, del cinema, della fotografia, della danza e dei new media. “Un omaggio a un posto che incredibilmente riesce a resistere allo stress della modernità ad ogni costo”.
Antonello Gentile (1956) ha studiato al Liceo Artistico di Salerno e all’Accademia di Belle Arti di Napoli. È diplomato presso la Scuola di Psicoterapia Comparata di Firenze. Ha lavorato presso l’Archivio di Stato di Orvieto. Attualmente vive a Salerno, dove lavora presso l’Archivio di Stato della città.
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