“Un giorno solo in più – spiega la direttrice artistica della manifestazione ideata da Peppe Natella, Chiara Natella – significa uno sforzo notevole. Nel concreto bisogna provvedere a vitto e alloggio di centinaia di artisti di strada, espositori e via dicendo. Ma siamo rimasti più che soddisfatti dalla risposta entusiasta dei visitatori, intere famiglie e anche turisti stranieri. Una troupe della Rai ha seguito l’itinerario di un gruppo di visitatori tedeschi, raccogliendo le loro impressioni in visita a Salerno nei giorni della Fiera”.
L’altro grande sforzo organizzativo riguarda la coerenza: “Sarebbe stato più semplice aprire alla vendita dei prodotti più disparati, dalle pentole ai piccoli elettrodomestici per la casa – prosegue Chiara Natella – Ma sin dall’inizio, mio padre ha insistito sulla coerenza. Il filo conduttore è il Medioevo e tutto ciò che ruota intorno ad esso, dagli antichi mestieri ai giochi di una volta, dai prodotti della natura all’arte”.
Grande anche la sinergia che è stata operata, coinvolgendo una miriade di realtà del territorio e della nazione: “Abbiamo dato vita ad una rete incredibile che ha coinvolto associazioni culturali del territorio e nazionali, onlus, realtà di volontariato, scuole. Siamo riusciti persino a coniugare esigenze di spettacolo, cultura e solidarietà”. Il Crocifisso Ritrovato, infatti, ha voluto ospitare il gruppo di rievocazioni storiche “Militia Bartholomei” che ha il suo quartiere generale a Camerino, un paese fortemente danneggiato dal sisma come la vicina Amatrice.
Un modo per dare loro la possibilità di continuare una storica tradizione, esibendosi a Salerno dove hanno allestito un accampamento militare ed hanno simulato scene di guerriglia medievale, con armature e abbigliamento del tempo. Grazie poi all’associazione Salerno Accoglie, diversi stand presenti in fiera hanno sostenuto l’orfanotrofio di Zodino, in Bielorussia. La raccolta fondi andrà a finanziare i progetti per l’infanzia già attivi proprio grazie alla solidarietà operata tutto l’anno dall’associazione onlus salernitana. Inoltre, per iniziativa della famiglia Natella, con la Fondazione della Comunità Salernitana Onlus, è nato il Fondo Giuseppe Natella, con lo scopo di favorire attività culturali che necessitano di un sostegno finanziario.
“Il Fondo – si legge nell’atto costitutivo depositato presso la Fondazione presieduta da Antonia Autuori – nasce con lo scopo di perpetuare nel tempo la memoria del professore Giuseppe Natella attraverso la realizzazione e il sostegno di interventi e progetti di carattere storico, artistico, culturale e delle tradizioni popolari tendenti a valorizzare la cultura, l’arte e il turismo locale e sociale, soprattutto nel centro storico di Salerno promossi da enti e organizzazioni senza scopo di lucro”. Sempre in tema solidale, diversi pasti preparati per le tavole medievali, sono stati donati alla Mensa dei Poveri San Francesco.
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