Oltre la Canottieri Irno, padrona di casa e organizzatrice dell’evento con la romana Happening Sport, le società Cus Bari, Tevere Remo, Canottieri Effe, Canottieri 3 Ponti, Aniene, la canottieri Rai, la Navalia, alcune con più di un equipaggio, e ben due rappresentanze remiere di Cambridge, il maschile Crabtree e l’equipaggio femminile della X- Presse.
Gare open, il che vuol dire che in acqua gareggiavano giovani donne e nonne, e giovanotti di bellissime speranze contro indefettibili master over 60. Ma tant’è: le cose, ringraziando il cielo, si fanno ancora qualche volta solo per passione. E che vinca il migliore.
E chi è il migliore si vedrà domani, domenica, nelle finali che si terranno in mattinata. Tra gli equipaggi maschili inutile dirlo che i più forti nelle gare di qualificazione sono stati gli inglesi del Cambridge con un tempo strepitoso 1’21”. Dietro di loro si sono posizionati i canottieri dell’Irno in 1’34”7. Ma, diciamolo, ha pesato la differenza d’età. Perché di classe ne hanno da vendere i britannici, ma anche i salernitani non scherzano.
In campo femminile travolgente la presenza dei tantissimi equipaggi romani. Molto agguerrite queste ragazze ma anche loro nelle gare di qualificazione hanno dovuto cedere all’8 britannico dell’X- Presse, rinforzato fra l’altro dalla presenza a bordo di un pezzo da novanta: Laura Schiavone, grandissima atleta del Circolo Canottieri Irno, campione del mondo, campione europeo e sedici volte campione d’Italia.
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