E riferito alla corresponsione di somme per indennità assistenziale e, in particolare ai “0,88 euro orari corrisposti ai medici di continuità assistenziale, in base all’Accordo integrativo regionale della medicina generale”.
Perciò, partendo da questo presupposto, la posizione di Squillante è stata archiviata dal sostituto procuratore della Corte dei conti, Ferruccio Capalbo.
I magistrati contabili hanno deciso di procedere con l’archiviazione in quanto è emersa, nei riguardi di Squillante, “l’assenza dei requisiti cost itutivi la responsabilità amministrativa contabile, atteso che ha puntualmente riscontrato quanto richiesto dal coordinatore del gruppo di lavoro atti aziendale e restando in attesa delle valutazioni dell’istruttoria”.
Inoltre dagli atti d’indagine è anche emerso come l’Asl di Salerno, abbia deciso di sospendere “le somme illegittimamente concesse a decorrere dal dicembre 2014 (poco dopo l’avvio delle indagini) e di recuperare quanto illegittimamente corrisposto”.
Altresì, sul presupposto dell’esistenza di danno erariale, da parte di coloro che avevano approvato l’Accordo integrativo regionale, la Procura regionale della Corte di conti ha specificato come “nessun addebito possa essere mosso ai sottoscrittori dell’Air del 23 luglio 2013, in quanto era un atto sospensivamente condizionato ad approvazione ministeriale” “Approvazione – ha aggiunto la Procura – che è intervenuta con l’esplicita prescrizione di non corresponsione della somma di 0,88 euro”.
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