L’obiettivo degli inquirenti è quello di stabilire esattamente le
Intanto, gli agenti della polizia municipale hanno acquisito i tabuati dei cellulari di Maria Rosaria S
Tocca ora all’Ingegner Gerardo Mirabelli, il perito nominato dalla dott.ssa Cosentino della Procura di Salerno, il compito di ricostruire, nei minimi dettagli, la dinamica del sinistro. Le immagini acquisite dalla Polizia Municipale di Battipaglia non riprendono in maniera chiara e completa l’impatto, ma solo parzialmente l’istante dell’incidente.
Saranno tuttavia utilissime – all’Ing. Mirabelli – poiché consentiranno di calcolare la velocità dei due veicoli coinvolti negli attimi immediatamente antecedenti l’impatto, oltre ad accertare ulteriori fattori di rilevanza ai fini di indagine. Nei giorni scorsi è stato condotto, con l’ausilio della Polizia Municipale di Battipaglia, il sopralluogo sul posto, in occasione del quale, oltre ai rilievi planimetrici, sono state effettuate analisi sulle reciproche condizioni di visuale.
Evidentemente il magistrato, oltre ai dettagli tecnici relativi alla dinamica incidentale, con l’autopsia vuole approfondire la natura dei traumi riportati dalla povera ragazza. Capire se indossava correttamente il casco (trauma cranico) e/o se avesse fatto uso di alcool oltre i limiti previsti. Capire se l’amputazione traumatica dell’arto abbia determinato la morte oppure è avvenuta in un fase successiva quando già non c’era più niente da fare. Bisogna capire dai rilievi tecnici e dalla natura lesiva delle ferite riportate dalla giovane, nonché dalla loro sequenzialità temporanea fino all’exitus, l’esatta connotazione delle responsabilità che fino ad ora sembrerebbero tutte orientate verso la conducente dell’autovettura. Probabilmente il magistrato ritiene che possa esservi almeno un concorso di colpa. Giusta l’autopsia: ma perché non farla al momento?