Al centro del progetto, ovviamente, ci sono diversi momenti interamente dedicati allo sport, merito di un giovane del posto che sta lavorando alacremente dedicandosi soprattutto ai più piccolI. Stiamo parlando di Antonio Barone, studente presso l’Università di Fisciano che sogna, un giorno, di diventare a tutti gli effetti allenatore. E’ stato lui, con grande spirito di sacrificio, a dar vita alla “Scuola Calcio Calvanico” che accoglie a prezzo simbolico bambini dai 5 ai 13 anni, il modo migliore per seguirli nel delicato percorso di crescita inculcando loro i veri valori dello sport e della vita. “Avvicinate i vostri figli allo sport, sarà la loro droga” uno degli slogan coniati da Antonio “perchè” come lo stesso ha dichiarato “i giovani di oggi spesso prendono strade sbagliate ed è compito di tutti quanti noi seguirli e supportarli allontanandoli da ogni sorta di tentazione”. “Si allo sport, no al Bullismo” è invece il motto dell’associazione MAIA, nata nel lontano 1990, inizialmente riservata soltanto alle donne e, nel tempo, distintasi per la capacità di rivolgersi alle cosiddette fasce deboli attraverso eventi totalmente a sfondo benefico. “Abbiamo dato voce a realtà sportive che si autofinanziano per andare avanti, a giovani sportivi che portano in giro il nome di Salerno per l’Europa, ma anche a quelle persone meno fortunate che ritrovano un sorriso praticando le cosiddette discipline minori. In passato abbiamo aiutato diversamente abili, stranieri e anziani, ora vogliamo combattere ogni sorta di discriminazione concentrandoci su una piaga sociale assai attuale come il bullismo” ha aggiunto la professoressa Corvo.
Calvanico si distinguerà anche per altri due grandi eventi: un memorial dedicato al compianto Marco Stanzione (scomparso per un tragico incidente stradale) e l’inaugurazione di un club dedicato alla Salernitana che potrebbe affiliarsi al CCSC. Il sogno di tutta la popolazione è quello di accogliere quanto prima i calciatori, la dirigenza e lo staff tecnico granata, magari in concomitanza con l’inaugurazione del campo di gioco regolamentare che potrebbe essere messo anche a disposizione della prima squadra nell’immediato futuro. Ad ora è stato messo a nuovo il campo di calcetto grazie al lavoro di Antonio Barone e del suo staff, al contributo economico della casa vacanze “I tre Archi” e al patrocinio dell’amministrazione comunale. “Mancano ancora gli spogliatoi e in futuro vorremmo creare anche una scuola calcio riservata alle donne, ma da aprile ad oggi abbiamo fatto passi da gigante rinnovando questa struttura oggi totalmente a nostra disposizione” aggiunte Barone. A breve possibile gemellaggio anche con la squadra di calcio Pochos, fondata da Antonello Sannino e composta da calciatori omosessuali. Altra lodevole idea per combattere le discriminazioni e educare i più giovani. Calvanico, dunque, riparte. Nel segno dei ragazzi, dei valori…e della passione granata.
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