Curreri salirà sul palco della XXIX edizione del Premio Charlot, nella serata di gala, in programma il prossimo 28 luglio, all’Arena del Mare di Salerno, per ritirare dalle mani di Eugene Chaplin, figlio di Charlie, il riconoscimento a lui assegnato. “Sono onorato di ricevere questo prestigioso riconoscimento. – ha detto Gaetano Curreri – Vincere un premio intitolato a uno dei più grandi uomini dello spettacolo e della cultura del 900 è per me motivo di grande orgoglio.
Alla soglia dei miei primi 40 anni di carriera, il premio Charlot rappresenta un traguardo importante, mette insieme le mie due grandi passioni, il cinema e la musica. Ancora più emozionante sarà essere premiato da Eugene Chaplin, il figlio del grande Charlie. Desidero ringraziare il Patron di questa magnifica manifestazione, Claudio Tortora e l’amico di sempre Marino Bartoletti”.
NOTE BIOGRAFICHE
Gaetano Curreri inizia la sua carriera, negli anni 70, nelle balere e nelle sale da ballo di Modena, fino al fondamentale incontro con Vasco Rossi, allora giovane e sconosciuto, col quale inizia un proficuo rapporto di collaborazione, partecipando alla fondazione di Punto Radio a Bologna, una delle prime radio libere d’Italia, e all’incisione dei primi due album di Rossi “Ma cosa vuoi che sia una canzone” e “Non siamo mica gli americani”. Di seguito Curreri viene scelto da Lucio Dalla per il tour “Banana Republic”.
Nella primavera del 1981 partecipa alla fondazione ufficiale del gruppo degli Stadio, proprio nel tour estivo di Dalla. A fianco di Dalla, Curreri ha iniziato la stesura del repertorio per il gruppo, e ha prodotto il primo LP “Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film”.
Con l’aiuto di Vasco Rossi, gli Stadio firmano nel 1991 un contratto con la EMI Italiana che porterà Curreri e i nuovi componenti degli Stadio a incidere diversi album di buon successo commerciale e di critica. Alcune canzoni firmate da Curreri per gli Stadio (o per Vasco Rossi) sono state prestate al cinema, con il quale l’artista ha comunque sviluppato un rapporto personale collaborando alla colonna sonora di “Stasera a casa di Alice” di Carlo Verdone (assieme a Vasco Rossi) e di Quello che le ragazze non dicono di Carlo Vanzina.
Nel 1992 ha scritto insieme a Francesco Guccini “Per la bandiera”, dedicata agli agenti morti nella strage di Capaci. Nel 2008 partecipa alla serata dei duetti del Festival di Sanremo interpretando con Fabrizio Moro la canzone “Eppure mi hai cambiato la vita”, e ha curato, assieme a Frank Nemola, la colonna sonora del film Albakiara (regia di Stefano Salvati) con le canzoni di Vasco Rossi. Scrive con Saverio Grandi e Luca Chiaravalli la canzone “Un giorno mi dirai”, con cui gli Stadio vincono il Festival di Sanremo 2016.
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