A META’ SPOGLIO PIU’ SEGGI AI LABOUR, ‘PREMIER VADA VIA’
I Tory di Theresa May escono in vantaggio dagli exit poll in
Gran Bretagna, ma lontani dal conquistare la maggioranza,
lasciando intravedere un risultato a rischio stallo e una
sconfitta di fatto della premier. Il Labour di James Corbyn, con
oltre la metà delle schede scrutinate, conquista una decina di
seggi in più, con il suo ministro ombra degli Esteri a chiedere,
già nella notte, le dimissioni del primo ministro. Se le
proiezioni non saranno disattese, si profila un parlamento
‘appeso’ ad alleanze al momento pressoché impossibili. La Brexit
“è in pericolo”, grida l’Ukip. E la sterlina, dopo i primi exit
poll, perde il 2 per cento.
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SALTA IL PATTO A QUATTRO, AFFOSSATA LA LEGGE ELETTORALE
LITE DEM-M5S SUI FRANCHI TIRATORI. IL COLLE PREOCCUPATO
Salta il patto a 4 sulla legge elettorale, che prende il binario
morto del ritorno in commissione. Caos alla Camera: Pd e M5s si
rimpallano la responsabilità dei franchi tiratori: approvato un
emendamento dell’azzurra Biancofiore sugli 11 seggi del Trentino
Alto Adige, strappata l’intesa. ‘Decideremo dopo le Comunali’,
fa sapere Renzi. Rosato si chiede ‘se ci sia ancora una
maggioranza di governo’. ‘Si vada a votare e basta’, dice Di
Maio. Grillo: ‘La legge è stata affossata, meraviglioso’. Leader
di Fi chiede che ‘l’incidente non fermi il cammino della legge’.
Bersani: ‘Non si azzardino a fare un decreto’. Orlando:
“riproviamoci o rischio governo Pd-Fi”. Stallo preoccupa il
Colle.
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CONSIP: MARRONI 7 ORE DA PM, NON CAMBIA LA SUA VERSIONE
AUDIZIONE AD CENTRALE ACQUISTI. SEQUESTRATI CELLULARI SESSA
E’ finita a tarda ora l’audizione di Luigi Marroni,
amministratore delegato di Consip, sentito come testimone per
circa 7 ore a piazzale Clodio nell’intento di ricostruire la
‘filiera’ della fuga di notizie sull’inchiesta. Il manager non
avrebbe modificato la versione fornita nel dicembre scorso ai pm
di Napoli, secondo cui venne a sapere di essere intercettato da
quattro persone diverse. Tra queste, il generale Emanuele
Saltalamacchia e il ministro Luca Lotti, entrambi indagati per
rivelazioni del segreto d’ufficio. Sequestrati i cellulari di
Alessandro Sessa, numero due del Noe.
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COMEY ACCUSA TRUMP, LA RUSSIA HA INTERFERITO SUL VOTO
‘IL PRESIDENTE HA DETTO BUGIE’. CASA BIANCA, E’ FALSO
L’amministrazione Trump ha scelto di “diffamare me e l’Fbi, e ha
mentito su di me e sull’Fbi che è e sarà sempre indipendente”.
Lo ha affermato l’ex direttore James Comey nel corso
dell’audizione in Senato sul Russiagate. Per Comey “non c’è
alcun dubbio che la Russia abbia interferito nelle elezioni
americane”. La Casa Bianca: ‘Il presidente non è un bugiardo. Da
parte sua, nulla di inappropriato’. Comey avrebbe anche
rivelato, secondo la Cnn, che Il ministro della giustizia Jeff
Sessions, già coinvolto nel Russiagate, potrebbe aver avuto un
terzo incontro, mai svelato, con l’ambasciatore russo a
Washington.
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VENEZUELA: PROCURATRICE, SI ANNULLI COSTITUENTE, E’ ILLEGALE
SCONTRO CON MADURO, ‘SUA RIFORMA ESCLUDE IL POPOLO’
E’ scontro totale fra il governo venezuelano e la Procuratrice
Generale Luisa Ortega Diaz, che ha chiesto alla Corte Suprema di
annullare la convocazione dell’Assemblea Costituente lanciata
dal presidente Nicolas Maduro, definendola illegale e invitando
tutti i cittadini a unirsi alla sua richiesta. Secondo la
Procuratrice, la riforma costituzionale proposta da Maduro
“distrugge quello che abbiamo ereditato da Chavez”, e non
prevede la partecipazione del popolo.
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RAI: ORE DECISIVE SU NOME DG, SENZA INTESA SARÀ INTERIM
CONTATTI GENTILONI- RENZI DOPO STRAPPO SU LEGGE ELETTORALE
Con il passare delle ore si rafforza l’ipotesi dell’interim alla
Rai, dopo le dimissioni del direttore generale Campo Dall’Orto,
a meno di un accordo in extremis che consenta al governo di
tirare fuori un nome. Lo strappo sulla legge elettorale potrebbe
cambiare le carte in tavola. Contatti tra il premier Paolo
Gentiloni e il segretario del Pd Matteo Renzi in vista del cda
in programma per questa mattina.
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CAMERA USA ABOLISCE LA STRETTA DI OBAMA SU WALL STREET
VIA RESTRIZIONI A GRANDI BANCHE, ORA PALLA PASSA AL SENATO
Dal Congresso americano arriva un primo colpo alla riforma di
Wall Street varata dall’amministrazione Obama dopo la crisi
finanziaria esplosa nel 2008. La Camera dei Rappresentanti ha
votato l’abolizione di molte delle restrizioni introdotte per
ridurre i rischi presi dalle grandi banche. In base alla legge
votata dalla Camera, ora al vaglio del Senato, tutte le grandi
banche e le grandi istituzioni finanziarie e assicurative
saranno sottoposte a minori controlli rispetto a quelli più
severi e stringenti imposti dall’amministrazione Obama nel 2010.
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LA FAVOLA BENEVENTO, BATTE IL CARPI 1-0 ED E’ IN SERIE A
DUE PROMOZIONI IN DUE ANNI, ARRIVA TRA I GRANDI DOPO 88 ANNI
Il Benevento ha conquistato per la prima volta la promozione in
Serie A, battendo nel ritorno della finale dei Play-off di Serie
B il Carpi in casa per 1-0. Dopo 88 anni di storia, il club
sannita raggiunge così un obiettivo che finora gli era stato
precluso. Resta in B il Carpi, che era retrocesso dalla massima
serie un anno fa. Per i sanniti, invece, due promozioni in un
anno. (Fonte ANSA).
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