Innanzitutto, i problemi relativi al progetto: secondo i documenti, il porto prevedeva un’isola collegata alla struttura principale mediante un ponte ideato dal famoso architetto Calatrava per una lunghezza di 105 metri; invece, il ponte non è stato ancora realizzato e il collegamento alla terraferma avviene attraverso un lembo di terra, un istmo, su cui è stata costruita una strada a due carreggiate.
Il grave danno strutturale ha interrotto le correnti marine e il banco di sabbia che si è depositato, sia per l’erosione della spiaggia preesistente, sia per l’accumulo avvenuto, ha permesso la creazione di un lido balneare.
Si è fatta, dunque, un arricchimento della struttura su un mancato adempimento. Inoltre, secondo la commissione trasparenza, è stato privatizzato lo spazio demaniale del porto, rendendo impraticabile l’accesso sia da terra che da mare. Saranno ascoltati, nei giorni seguenti, Giovanni Micillo, Davide Pelosio e Luca Caselli, affinchè giustifichino il cambiamento dannoso avvenuto al progetto e di forte impatto ambientale.
Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola
Grande Cammarota, finalmente una persona libera che accende i riflettori su opere che nessuno sa come siano state realizzate… con soldi pubblici, di privati, su suolo del demanio o di chi !!! Cioè molti non sanno se Marina di Arechi sia di un privato o di qualche ente pubblico…
Assolutamente!!! Bisogna andare a fondo di questa vicenda. Doveva essere un’area di elite per i salernitani ed invece ci è stata completamente sottratta per gli interessi dell’imprenditore. È assurdo!!!! Pretendiamo il rispetto dei progetti