Ad accompagnarlo Maurizio Cortese, Direttore del Consorzio Pasta di Gragnano IGP e consulente enogastronomico. Il San Marzano porta con sé una tradizione che ha bisogno di essere tramandata, come hanno rimarcato più volte sia il Sindaco di Sarno e Presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, che Eduardo Angelo Ruggiero, Presidente della cooperativa Danicoop. “Bisogna dare valore alle donne e agli uomini nei campi e tramandare il loro sapere”, dice forte Ruggiero, “affinché il San Marzano viva nuova giovinezza sia presso gli agricoltori che presso i consumatori:” Messaggio condiviso da Vittorio Sangiorgio, delegato Coldiretti, che aggiunge l’importanza di combattere la contraffazione del San Marzano, tra le Dop più falsificate al mondo. L’importanza del San Marzano è stata assolutamente legittimata e spiegata in modo molto chiaro alla cittadinanza ed alla stampa accorsa, grazie alle personalità di chiaro spessore scientifico presenti: il professor Antonio Giordano, Direttore dello Sbarro Institute for Molecular Medicine di Philadelphia, ha presentato in anteprima italiana gli studi – già diffusi dalla stampa mondiale – sull’importanza del pomodoro San Marzano e del pomodoro Corbarino nella lotta alle patologie tumorali. In più, ha espresso la ferma volontà di coadiuvare l’utilizzo di San Marzano e Corbarino nelle terapie di supporto a quelle tradizionali utilizzate contro il cancro.
Delle straordinarie caratteristiche genetiche del San Marzano ha parlato invece il professor Luigi Frusciante, ordinario di Genetica Agraria presso l’ateneo Federico II di Napoli; il San Marzano, seme autoctono per qualche decennio dimenticato dalle grandi aziende – a causa delle paventate difficoltà di lavorazione, oltre che di patologie legate alle piante – è un seme dalla resilienza unica al mondo, attecchito in un terreno dalle caratteristiche fuori dal comune, vulcanico e ricco di sali minerali. Una ricchezza che si va a convogliare in un pomodoro dal sapore esplosivo e dalle caratteristiche organolettiche senza pari, come ha ricordato il Dottor Alfonso de Nicola, capo dello staff medico Società Sportiva Calcio Napoli. Il pomodoro è tra gli alimenti cardine della dieta mediterranea, paventata tra le migliori al mondo. Il San Marzano, e in particolare il San Marzano Danicoop, è molto utilizzato dai calciatori del calcio Napoli. “Sarà anche per quello che i giocatori del Napoli sono quelli con i minori infortuni in campionato”, scherzano un po’ il Presidente De Laurentis e Cortese. Proprio il Presidente De Laurentiis, poi, da eccellente imprenditore si è chiesto “Visto le proprietà uniche che detiene il pomodoro San Marzano e il territorio delimitato in cui è possibile coltivarlo, perché non equipararlo al valore dei vini francesi, i quali raggiungono un costo di migliaia di euro? Bisogna esaltare le persone di questo territorio, non solo il territorio stesso”. Le note di gusto sono state affidate giustamente ad Enzo Coccia, Maestro pizzaiolo de La Notizia e Franco Pepe, Maestro di Pepe in grani.
Entrambi sono stati tra i primi a riconoscere il valore del San Marzano, di Danicoop e della famiglia Ruggiero, dell’importanza del pomodoro sulla pizza napoletana di vecchia e nuova generazione. Ma parlare di pomodoro è anche parlare di sociale, di equità, di prezzo giusto per chi vende e per chi compra: ed è per questo ed altri motivi che il progetto Funky Tomato ha presentato, durante la conferenza, la proposta di “agricoltura resiliente” che sta già attuando con la cooperativa. Giovani italiani e migranti riceveranno il testimone da parte dei nonni italiani, per continuare a coltivare il pomodoro con le tecniche tradizionali. Il messaggio, fatto di contenuto e mediaticità, sembra essere passato forte e chiaro: dagli addetti ai lavori, alla stampa, fino ai cittadini intervenuti. Adesso, il prossimo appuntamento è per il 31 luglio tra i campi del San Marzano, Contrada Faricella a Sarno, per il San Marzano Day: qui i protagonisti saranno gli agricoltori ed, ovviamente, il Re pomodoro della Valle del Sarno.
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