Sta facendo discutere e non poco il bando per l’assegnazione dell’assistenza del 118. Alla presentazione delle domande sono state numerosissime le società provenienti da altre parti d’Italia come scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola.
Sono circa una sessantina
le aziende che si sono presentate da tutta Italia per l’ appetitoso impiego proposto
dall’ azienda sanitaria locale.
In tanti si sono riversati a Salerno per aggiudicarsi il bando di gara indetto dall’ Asl di Salerno. L’ impiego prevede un guadagno di circa 33mila euro mensili, un importo che ha fatto gola a molti.
Presenti all’apertura delle buste circa una sessantina di aziende. Su 30 buste, ne sono state
aperte appena 2 a causa delle contestazioni da parte dei numerosi candidati.
Le zone di soccorso sono state divise per lotti. Solo quella della costiera andrà assegnata alla Croce bianca e alla Croce rossa che hanno presentato l’offerta in partenariato.
Ieri mattina sono state aperte solo due buste per la parte amministrativa: la prima era quella della Croce Rosa di Putrino, presente in partenrship. L’altra busta aperta riguardava l’offerta presentata in società dalla Vopi e dalla Misericordia di Battipaglia.
Le due associazioni di volontariato della Provincia di Salerno sono state escluse per carenza di documentazione.
Sono le prime vittime della guerra delle ambulanze. Per il giorno 18 è prevista un’altra seduta della commissione per aprire altre buste. Per arrivare a trenta, viste le polemiche, ci vorrà ancora tempo. E in molti già invocano l’intervento del nuovo commissario
alla sanità De Luca.
Tra le critiche sollevate quelle che il bando doveva essere rivolto solo alle associazioni di volontari e non aperto anche alle aziende private
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