La Salernitana saluta Roccaporena. Lo fa dopo quindici giorni di lavoro intenso, dal punto di vista fisico ma non solo. In Umbria si chiude un ritiro positivo durante il quale Bollini ha messo le fondamenta dello schema tattico. In partenza sarà ancora 4-3-3 ma ci sono alcune varianti utili a sfruttare al meglio le caratteristiche di tutti i calciatori. Ha bisogno ancora di crescere ma la nuova Salernitana ha margini di miglioramento incoraggianti.
Non solo calcio a Roccaporena dove i giocatori hanno provato anche l’esperienza del rafting. E poi tutti a cena per una grigliata di carne. Il team manager Sasà Avallone si cimenta al barbecue e poi al karaoke insieme al medico sociale Italo Leo. Sono queste occasioni utili a cementare il gruppo, inteso come squadra e staff tecnico-dirigenziale. Per i calciatori è stata significativa anche la visita allo scoglio di Santa Rita. Un momento di spiritualità in ritiro che ha arricchito le due settimane in Umbria.
Ieri doppia seduta di allenamento, domani doppia seduta di amichevole. La mattina, alle 10.30, sul campo di Tolentino contro la squadra locale che milita nel campionato di Eccellenza, nata nel 1919 come la Salernitana. Nel pomeriggio alle 18, sempre sul campo di Tolentino, è previsto il test con l’Ascoli, prossimo avversario in serie B.
Dopo tanto lavoro atletico, incentrato soprattutto su forza e velocità, i granata lasciano l’Umbria per trasferirsi per un giorno nelle Marche. Da mercoledì la Salernitana si allenerà a Salerno. Previste quattro sedute di preparazione alla gara di Coppa Italia. Domenica 6 agosto la Salernitana farà il suo esordio nella stagione 2017/18. Una partita attesa, come tutte quelle che segnano l’inizio ufficiale della nuova stagione. Anche se è Coppa Italia e non campionato. C’è curiosità per vedere sul campo il grado di preparazione e di crescita della nuova squadra di Bollini.
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