L’avvocato Marcella Fortunato, che ha curato il ricorso, eccepisce che il locale ricade nel punto B del Puc vigente che prevede anche spettacoli. Tanto è vero scrive l’avvocato che ad altri locali che ricadono nella zona sono state concesse licenze con questo tipo di prerogativa.
Evidente la disparità di trattamento subita da Sica. Per quanto riguarda l’orario di chiusura, si legge nel ricorso, non è nel potere del sindaco fissare l’orario ma è di competenza del Consiglio comunale.
Consiglio comunale che non ha mai deliberato in materia.L’ordinanza impugnata dal sindaco va contro anche contro la liberalizzazione degli orari che fu definita dal Governo nel famoso Decreto Bersani.
Viene contestata dal ricorrente anche la salvaguardia della pubblica incolumità invocata dal Comune o dare disturbo alla quiete pubblica trattandosi di un locale interrato, avendo per questo ottenuto anche il parere favorevole della Commissione Provinciale di Vigilanza presso la Prefettura di Salerno.
E’ evidente il danno economico – si legge ancora- ai danni della società perchè il provvedimento comporta lo spostamento dei potenziali clienti verso altri locali nei comuni limitrofi.
Fonte Le Cronache in edicola domenica 6 agosto 2017
Mi chiedo i proprietari di questo locale dove abitano, se sotto casa loro hanno esercizi che li disturbano dopo che hanno finito il loro lavoro e pensano di aver diritto al sacrosanto riposo. Forse non sanno o meglio, se ne fregano altamente della gente che anche alle 5 del mattino di sveglia per andare al lavoro, e che ha gli stessi loro diritti di riposare la notte prima di iniziare la loro giornata lavorativa. Come si suol dire dalle nostre parti…”si son presi il dito con tutta la mano”. Occorrono provvedimenti drastici contro questa gente che pensa solo ed unicamente ai propri interessi. Gli esercizi fracassoni e rumorosi vanno bene in litoranea…e in ogni caso osservando regole ben precise.
Ignorante e presuntuoso Anonimo delle 12:50 (o Mario Scoppetta) insieme a Fabio Rocco da classici perbenisti salernitani avete decretato che sotto casa vostra non si può e sotto casa degli altri si ed in più avete etichettato la litoranea come zona nella quale si può tutto (ma mi raccomando osservando regole ben precise) perché a voi di chi vive in quella zona non interessa minimamente.
La vostra superficialità è inqualificabile visto che commentate senza aver letto bene l’articolo nel quale è chiaramente scritto che “Viene contestata dal ricorrente anche la salvaguardia della pubblica incolumità invocata dal Comune o dare disturbo alla quiete pubblica trattandosi di un locale interrato, avendo per questo ottenuto anche il parere favorevole della Commissione Provinciale di Vigilanza presso la Prefettura di Salerno.”
Mi raccomando Fabio Rocco metti bene in evidenza la parola “Università” di modo che si sappia che sei laureato pur rimanendo ignorante ed arrogante.
Premesso che SONO ASSOLUTAMENTE contrario alla discoteca,dove l’unico fenomeno sociale e dominante è lo sballo,accompagnato dallo SPACCIO,ectasi,ragazzini “collassati”e risse in continuazione,PERCHÉ non vietare proprio sotto i palazzi luoghi simili?Senza contare tutti i delinquenti che ronzano intorno(parcheggiatori abusivi,buttafuori,spacciatori).
Io proporrei come luogo in cui costruire discoteche sulle cime delle montagne come i monasteri.
E solo ridicolo le attività commerciali come bar e stronzate varie devono rispettare l’orario di chiusura adeguato e non rompere di voler restare aperti anche la notte siete ingordi avete quattro sordi ma godetevi la vita tanto sempre un barista sei per la società e così disliace dirlo w la vita ed il rispetto degli altri quindi la discoteca falla a casa tua così balli e soni quanto vuoi