Al tradizionale appuntamento nel Duomo di Salerno ci sarà anche il gonfalone del Comune di Salerno assente nelle ultime celebrazioni per via di una fastidiosa querelle tra Curia e Comune di Salerno.
Prima la funzione religiosa, poi l’alzata del Panno
L’alzata del panno di domani sera sarà preceduta, alle 19, dalla celebrazione della messa, officiata nella cripta del duomo dal parroco della cattedrale, don Michele Pecoraro. Al termine della funzione religiosa, il gruppo dei portatori si caricherà del pesante Panno e, guidati dal sacerdote, avanzerà in processione lungo le mura del duomo, in via Roberto il Guiscardo, per fare poi ingresso nel quadriportico dal portale centrale.
La frase del Patrono: «Salerno è mia: io la difendo»
Sul Panno è raffigurato San Matteo che – secondo la tradizione popolare – , nel 1534, crea una tempesta ed impedisce un’incursione saracena. In basso l’ormai celeberrima frase attribuita al patrono: «Salerno è mia: io la difendo».
Un bel giorno, un arrogante presuntuoso megalomane che, in quanto tale, ha una grande idea di se stesso e che pensa che Salerno sia la camera da pranzo di casa propria e che esigeva continuamente che la Statua del Santo Patrono si inchinasse a lui nell’atrio del Comune. Accade che partecipa ad un ponteficale in Cattedrale e per un puro errore di organizzazione ( ampiamente dimostrato ) trova la seduta riservata a lui in seconda fila……e…apriti Cielo????????
Sacrilegio!!!!!!
Anatema!!!!
Da allora, il pretestuoso e permaloso Grand’ Omm dei noantri, inseguendo i propri puerili pruriti ha ordinato ai vari paggetti, nani e ballerine di boicottare la festa patronale della Citta’, con vari dispetti e marachelle.
Ora qualcuno sembra in grande difficolta’ politica per le proprie scelte in Citta’, per l’operato in Regione e soprattutto nel reperire una certa garanzia nel farsi candidare e poi eleggere un familiare a Montecitorio.
Quindi, come al solito, solo ed esclusivamente per farsi i fatti propri, in barba a chiunque e soprattutto ai Salernitani, sembra che si sia convinto a cambiare rotta.
Ma ancora non sa’che saranno proprio i Salernitani, la prossima volta utile, che gli faranno qualche marachella e qualche dispettuccio
RITORNA IL CONFALONE DEL COMUNE A SAN MATTEO?? CHIARO IL MESSAGGIO,DA “QUALCUNO”E ARRIVATO L’ORDINE DI RITIRATA STRATEGICA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.L’INCAPACE E PRESUNTUOSO”SINDACO”(SI FA’PER DIRE)NAPOLI,HA BATTUTO I TACCHI E OBBEDITO,ALL’ORDINE DI DE LUCA PADRE.CARI SALERNITANI,CON TUTTI I GUAI CHE HANNO COMBINATO E PER COME HANNO RIDOTTO SALERNO,NON POTEVANO METTERSI CONTRO LA MAGGIORANZA DEI SALERNITANI(GIÀ INCAZZATI NERI).
ALL’ALZATA DEL PANNO DI DOMANI,PREGATE, IL CARO PATRONO SAN MATTEO,CHE CI LIBERI DA QUESTO SINDACO INCAPACE E TUTTA LA CRICCA,PER COME HANNO RIDOTTO LA SUA CITTÀ,LA CITTA DI SAN MATTEO.
Il Comune azienda di famiglia