Facebook agli editori “Venderete le news sul nostro social”

Stampa
Gli uni hanno bisogno degli altri. Da una parte ci sono giganti del web come Facebook e Google, che nel 2017 si porteranno a casa complessivamente il 46,6 % della pubblicità digitale globale ma – al tempo stesso – hanno diversi fronti di sofferenza tra cui fake news, Antitrust e tasse; dall’altra ci sono gli editori dei giornali che, pur alla prese da anni una contrazione del mercato pubblicitario tradizionale, producono informazione di qualità.

Due mondi destinati a incontrarsi e a collaborare perché i primi (soprattutto i social) hanno capito che da soli rischiano di diventare la casa delle notizie false, mentre i secondi sanno che tocca spostarsi laddove ci sono i lettori offrendo anche sui social informazioni garantite e, naturalmente, provare a guadagnarci.

L’ultima mossa è di Facebook, social da due miliardi di utenti. Trapelata nelle scorse settimane fa e ribadita ora da n.1 Mark Zuckerberg. È una nuova funzione sperimentale di Instant Articles – il servizio lanciato nel 2015 che porta le news direttamente sul social in blu – pensata per evitare che altri giornali abbandonino la piattaforma causa scarsa redditività come hanno fatto Wall Street Journal, New York Times e Forbes. Evidentemente la pubblicità veicolata da Facebook da sola non basta agli editori e così il social, per tenerli sulla sua piattaforma, ha scelto di testare una nuova possibile fonte di guadagno: promuovere abbonamenti e sottoscrizioni ai contenuti dei giornali presenti su Instant Articles.

Come? Lettura gratuita sul social di un certo numero di articoli al mese dopo di che compare il paywall e ci si deve abbonare per continuare a leggere le notizie. Tra le ipotesi anche quella di facilitare la trasmissione dei dati dell’utente direttamente da Facebook al giornale che a sua volta gestirebbe in totale autonomia la transazione economica con il lettore. Qualche giorno fa anche Google ha fatto sapere che semplificherà il pagamento delle news agli editori.

La strada è appena tracciata. Ma funzionerà? Se lo augurano tutti i protagonisti. Anche perché questa è la tessera di un mosaico ben più grande: già a febbraio scorso, per rispondere alle pressioni degli editori e dei regolatori da una parte (privacy, tasse, concorrenza, accaparramento della torta pubblicitaria, fake news) e alla competizione con Google (che aveva già lanciato la Digital News Initiative, per il giornalismo di qualità) il social ha annunciato il Facebook Journalism Project.

Che comprende diverse iniziative: scambio con gli editori di una parte dei dati generati dai loro lettori quando interagiscono con i contenuti dei giornali su Facebook, alfabetizzazione digitale degli utenti, monetizzazione pubblicitaria con video e Instant Articles e, appunto, promozione degli abbonamenti e dei contenuti a pagamento per i giornali presenti su Instant Articles.

C’è anche lo sforzo per rendere più evidenti i contenuti di qualità sul social: proprio due giorni fa il social ha messo i loghi dei giornali accanto agli articolinelle sezioni “trending” e “search”. Bene in vista per dare ai lettori garanzia di fonte certa. In Italia compariranno a giorni.

Facebook, insomma, spinge perché la sua comunità sia informata e consapevole. “E non possiamo farlo senza i giornalisti”, ha postato Zuckerberg, “ma ci rendiamo anche conto che le nuove tecnologie possono rendere più difficile per gli editori finanziare il giornalismo su cui tutti fanno affidamento”. E ancora: “Stiamo per testare nuovi modi per far crescere i loro abbonamenti. Se le persone si abbonano dopo aver visto le notizie su Facebook, i ricavi andranno direttamente agli editori che lavorano duramente per scoprire la verità e Facebook non prenderà nulla. Si parte entro la fine dell’anno con un piccolo gruppo di editori americani e europei. Poi ascolteremo i loro commenti”.

Commenta

Clicca qui per commentare

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente. I commenti di questo blog non sono moderati nella fase di inserimento, ma Salernonotizie si riserva la facoltà di cancellare immediatamente contenuti illegali, offensivi, pornografici, osceni, diffamatori o discriminanti. Per la rimozione immediata di commenti non adeguati contattare la redazione 360935513 – salernonotizie@gmail.com Salernonotizie.it non e’ in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità. Salernonotizie.it si riserva la possibilità di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l’ora e indirizzo IP del computer da cui vengono inseriti i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Salernonotizie.it non è responsabile del contenuto dei commenti agli articoli inseriti dagli utenti. Gli utenti inviando il loro commento accettano in pieno tutte le note di questo documento e dichiarano altresì di aver preso visione e accettato le Policy sulla Privacy.