Il 19 agosto abbiamo scritto al Governatore De Luca per chiedere di deliberare il posticipo della stagione venatoria al 1 ottobre e attivare nel contempo un’azione forte e capillare di contrasto al bracconaggio, ma la nostra richiesta è rimasta lettera morta. Per la Giunta De Luca le ragioni della caccia prevalgono su quelle dei cittadini, dell’ambiente, del territorio dimostrando indifferenza agli interessi generali di salvaguardia e conservazione del patrimonio naturale e della biodiversità. E tutto questo accade nella regione più ambientalista d’Italia. “In una nota Pasquale Raia, responsabile Aree Protette Legambiente Campania sulla mancato posticipo della stagione venatoria al 1 ottobre .
Posticipare l’apertura della caccia in Campania, lo chiede Legambiente
“Siamo al paradosso di fronte a una evidente e drammatica siccità, davanti alla conta dei dei danni in seguito all’ estate peggiore sul fronte ambientale per una Campania colpita da ondate di calore e devastata dagli incendi, incurante anche della raccomandazione della Ispra, la Giunta Regionale non prende in considerazione il posticipo almeno di un mese come richiesto dalle associazione ambientaliste della stagione venatoria prevista per sabato 2 settembre.
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