Sicuramente l’andamento climatico di quest’anno ha creato problemi alla produzione che ha scontato la perdita di quasi due milioni di euro di prodotto. Comunque, il comparto ha retto confermando la performance del 2016. Lo sforzo fatto dal Consorzio e dalla OP di recente riconoscimento, deve essere accompagnato da investimenti da parte degli enti preposti per far fronte ai cambiamenti climatici con una valorizzazione delle acque. Inoltre, i limiti all’accesso dei terrazzamenti e alla coltivazione vanno superati con la semplificazione delle procedure per il recupero delle terrazze e un piano immediato di prevenzione post incendio per evitare che la terra bruciata, con le prime piogge torrenziali, vada a riversarsi proprio sui limoneti recuperati”.
I dati sull’annata 2017 sono riferiti dal presidente del Consorzio di Tutela Angelo Amato: “La produzione si attesta complessivamente sui 2 milioni di chili di prodotto certificato. L’annata è partita in maniera molto positiva e l’obiettivo era di superare i 3 milioni di raccolto. Purtroppo abbiamo perso 1 milione di chili di limoni a causa della forte siccità che, tradotto in una media di 1,5-2 euro al chilo, rappresenta una ingente perdita. Ad ogni modo, resta molto alta l’attenzione dei consumatori verso questo prodotto di assoluta eccellenza che per il 75% viene venduto fresco alla grande distribuzione e per la restante parte trasformato”.
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