Messaggi inequivocabili, inviati continuamente, a qualsiasi ora del giorno e della notte. E, non contento, come accertato nel corso del dibattito, si è reso colpevole anche di atti vandalici, sempre nei confronti della signora. L’incubo è finito, in quanto il 45enne è stato ritenuto colpevole, in primo grado, di stalking e condannato ad un anno e mezzo dal giudice monocratico della Prima Sezione penale del Tribunale di Salerno, Giandomenico D’Agostino.
La vedova era oramai diventata l’oggetto maniacale delle attenzioni morbose e non ricambiate del 45enne. Fin quando la signora, che si è costituita parte civile, ed è stata assistita dall’avvocato Maddalena Caccavale, non ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. E, in seguito alle indagini, coordinate dal pm Francesca Fittipaldi ed effettuate dai carabinieri della Stazione di Maiori, con il comandante Giuseppe Loria e il suo vice Marco Marcocci, è emerso un quadro accusatorio veramente complesso che ha determinato la sentenza di oggi.
Fonte Il Vescovado
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