La nuova misura sostituisce il Sostegno l’inclusione attiva (Sia) e l’Assegno sociale di disoccupazione (Asdi).
Il Reddito di inclusione viene riconosciuto a tutti i nuclei familiari con un Isee non superiore ai 6mila euro. Il patrimonio immobiliare inoltre deve avere un valore, esclusa la casa, non superiore ai 20mila euro.
Il Rei è compatibile con un’attività lavorativa, ma non con la percezione di ammortizzatori sociali per la disoccupazione, come la Naspi. Il contributo arriva ad un massimo di 190 euro a persona e sino a 490 euro per un nucleo composto da 5 o più individui.
Il Rei viene erogato per un anno e può durare un massimo di 18 mesi. Per richiederlo di nuovo è necessario che siano trascorsi sei mesi dall’ultima erogazione.
Il Reddito di inclusione potrà essere richiesto dai nuclei con figli disabili o minorenni, ma anche dalle donne in stato di gravidanza e disoccupati con più di 55 anni.
Le richieste si potranno inoltrare dal primo dicembre presso i Servizi sociali comunali.
I fondi saranno erogati con una Carta di pagamento elettronica (Carta Rei), con un utilizzo simile ad una prepagata.
Con preghiera della massima diffusione, si inviano cordiali saluti.
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