«I nostri tempi reclamano il “Convertiti e credi al Vangelo”. Non tradiamo la fede dei nostri padri e onoriamo le tradizioni cristiane che ci hanno trasmesso» aveva scritto monsignor Antonio Galderisi, parroco di Santa Maria a Mare nell’invitare i fedeli a radunarsi in piazza Monsignor Grasso. Invito accolto dai suoi parrocchiani che sono accorsi numerosi a onorare la presenza dell’Evangelista a Mercatello.
Una sorta di “passaggio di consegne” tra rioni amici quello di ieri sera: da Mariconda a Mercatello, il Santo Patrono di Salerno ha iniziato la sua Peregrinatio nella Zona Orientale. Dimenticata dall’Amministrazione, dagli spazzini, da falsi venditori di speranze e improvvisati acchiappapopolo ma mai da Dio e da chi lotta per renderla ogni giorno migliore.
I fuochi hanno rimbombato in lontananza dalla chiesa di Mariconda dove la statua è stata consegnata a braccio dai suoi portatori. Antonio Bracciante, capoparanza dei portatori del popoloso rione salernitano, ha dichiarato: «E’ stata una bellissima esperienza molto coinvolgente e ho apprezzato che alla gente è piaciuta molto. Adesso ci prepariamo dopo la benedizione di San Matteo alla processione nel nostro quartiere… molto sentita e partecipata da migliaia di persone».
«I portatori di Mariconda erano almeno una decina, quelli del Duomo erano una ventina – ha riferito Bracciante -. I portatori di Santa Maria a Mare erano almeno venticinque». A Mercatello ad attendere la statua del Santo Matteo «una marea di gente», a detta del capoparanza maricondese doc che prosegue: «Ci siamo fermati al centro di piazza Monsignor Grasso dove i portatori di San Matteo hanno consegnato ai portatori di Santa Maria a Mare la statua del Patrono. Hanno fatto il tratto da dietro sino alla chiesa dove sono stati sparati i fuochi».
Ergo, al netto delle polemiche inutili e strumentali che hanno investito monsignor Antonio Galderisi sulla pagina Facebook della parrocchia di Santa Maria a Mare, i fuochi a Mercatello ci sono stati. E li hanno pagati i parrocchiani che hanno deciso di godersi uno spettacolo meraviglioso ed onorare l’Evangelista patrono di Salerno e la Madre di Gesù, Patrona di Mercatello. E le chiacchiere se le porta il vento
E da domani il Santo Patrono arriva a Matierno
Per la Peregrinatio nei rioni, da domani a domenica 10 Settembre il simulacro di San Matteo: il Santo Evangelista sarà tra la gente di Matierno, Cappelle e Pastorano. L’effige del Santo Patrono di Salerno arriverà a Matierno in viale della Repubblica domani alle ore 19.00 e sarà ospitata nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes dove alle 19.30 ci sarà la santa messa presieduta da don Michele Pecoraro, parroco del Duomo a cui seguirà la Lectio continua del Vangelo di Matteo.
La visita è un appuntamento da non perdere con la preghiera, la riflessione, il dialogo, il confronto. Molto ricco il calendario stilato dal parroco don Marco Raimondo, che presenta così l’evento: «È con gioia e tanta gratitudine che accogliamo in parrocchia il nostro amatissimo Patrono San Matteo e con lui, il Vangelo di Cristo che ci ha trasmesso.
Il programma è volutamente improntato al Vangelo di Matteo, Vangelo ecclesiale per eccellenza, e diventa l’occasione per ciascuno di noi per uscire da una spiritualità fatta di abitudine e priva di intimità divina e di autentica carità e per scoprire o riscoprire la presenza di Dio Amore nella nostra vita. Vi aspettiamo numerosi per condividere la gioia di essere Chiesa amata del Signore».
Ogni giorno si aprirà con le lodi e la chiesa resterà sempre aperta. Ci sarà spazio per le riflessioni con i giovani, per la catechesi con gli adulti, per la spiritualità con i gruppi di preghiera, per l’Adorazione Eucaristica, per la carità verso chi vive un momento di bisogno, per gli ammalati. Un occhio particolare alla famiglia e ai bambini con due celebrazioni eucaristiche dedicate a loro. La notte dei portatori e i tantissimi momenti per il sacramento della riconciliazione saranno il sigillo a quattro giorni di appuntamenti da vivere tutti d’un fiato.
Fonte Le Cronache oggi in edicola
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