Il bimbo, ascoltato una prima volta dal pm nelle ore immediatamente successive alla morte dei familiari, è stato risentito con l’assistenza di uno psicologo. Alessio non conosce ancora la verità. Prima di ripartire con gli zii e la nonna, uno dei parenti si assumerà il difficile compito di parlargli.
In questi due giorni il piccolo è stato seguito dagli assistenti sociali del Comune di Pozzuoli e da due psicologi, ai quali ha chiesto spesso notizie dei genitori e del fratello, chiedendo di incontrarli. Stamattina si sono svolti nuovi sopralluoghi nel cratere: si sta cercando di verificare la posizione esatta del crepaccio dove sono caduti i tre componenti la famiglia Carrer, la messa in sicurezza dell’area e le indicazioni di pericolo presenti in zona.
Si va completando anche la raccolta delle testimonianze: le prime furono acquisite dalla polizia sul luogo del disastro posto; ora vengono ascoltate altri testimoni a conoscenza delle modalità con cui si svolgeva l’attività all’interno del vulcano che, in maniera diretta o indiretta, possano fornire ulteriori indicazioni.
La famiglia Carrer viene assistita da un legale di fiducia che ha già preso contatto con i magistrati e sta seguendo l’evolversi dell’inchiesta. L’inchiesta è stata affidata dal procuratore di Napoli Giovanni Melillo ai magistrati della sesta sezione, specializzata in indagini su incidenti sul lavoro e colpa professionale, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio.
Titolari del fascicolo, aperto ieri per l’ipotesi di omicidio colposo plurimo, i sostituti Giuliana Giuliano e Anna Frasca, Gli inquirenti, che hanno acquisito documenti presso la struttura, intendono accertare l’eventuale violazione delle norme di sicurezza a tutela dei lavoratori e dei visitatori del sito e stanno verificando se vi fossero indicazioni sulle zone a rischio del sito. I pm nomineranno alcuni consulenti tecnici, tra cui un geologo e il medico legale che dovrà eseguire le autopiste.
Solo all’atto del conferimento dell’incarico potrebbero essere emessi avvisi di garanzia, come atto dovuto, nei confronti di indagati. Il conferimento degli incarichi non è ancora avvenuto in quanto si attende che il Tribunale per i minori del comune di residenza delle vittime (Venezia) nomini un tutore del bambino sopravvissuto al quale notificare l’avviso come persona offesa.
Fonte ANSA
Commenta