In esposizione, dallo scorso 15 settembre e fino al prossimo 31 ottobre, ci sono opere di Pablo Picasso, Salvador Dalì, Andy Warhol, Arman, Ugo Attardi.
Tre le aree fondamentali che esprimono il profondo significato di Antròteo: Ego, Espressione, Trascendenza. Per ognuna di esse, e per ogni voce in dettaglio, ci saranno tre opere, tre oggetti e tre fotografie per rendere al meglio l’esperienza di un viaggio nel mondo intimo dell’umanità. Un viaggio che avviene tramite suggestioni e provocazioni offerte dal mondo dell’arte, inteso nella sua accezione più ampia e, dunque, autentica. Opere pittoriche originali, risalenti a diverse epoche, accompagnate da oggetti d’antiquariato – rari o unici – che simboleggiano le divinità scelte dall’umanità.
Questi intrecci di opere, che possono variare ad ogni evento, sia per epoca che autore, consentono così la costruzione di una trama logica rappresentativa dei temi affrontati, senza fine temporale, stilistico e mediatico. La disciplina che anima la lettura delle tematiche offerte, così come proposta da Antròteo è l’Eidologia, la scienza nata in Italia, che studia l’identità in tutte le sue declinazioni.
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