E’ quanto lo stesso Aliberti afferma in una lettera indirizzata al proprio legale, l’avvocato Silverio Sica e pubblicata sul proprio profilo facebook.
Venerdì scorso il tribunale del Riesame di Salerno ha accolto le richieste della Procura antimafia disponendo il carcere per l’ex primo cittadino di Scafati.
Pasquale Aliberti è indagato per violazione della legge elettorale, con l’aggravante del metodo mafioso e per scambio elettorale politico-mafioso. Con lui sono indagati anche Luigi e Gennaro Ridosso.
Per il primo il Riesame ha disposto il carcere per il secondo, ritenuto elemento di spicco dell’omonimo clan, i domiciliari.
LA LETTERA DI ALIBERTI SU FACEBOOK
Onestamente non conosco il Sindaco Aliberti,però so’ che il sistema-politica clientelare è la prassi in Italia,quindi non c’è da meravigliarsi.
Fa’stupore invece l’accanimento anche mediatico nei confronti dell’ormai ex-sindaco di Scafati:c’è la volontà di distruggere la figura e la persona data da qualcuno dall’alto,così come fu fatto per Berlusconi qualche anno addietro?(che guarda un pò era dello stesso partito politico)
Premesso che chi sbaglia paga e deve pagare,ci mancherebbe,quando viene applicata la legge ai politici,sembrerebbe venga inasprita o alleggerita da una regia occulta a seconda dell’indirizzo politico ,e che i “colpevoli”(fino a prova contraria)vengono massacrati dai media a seconda dei casi con lo stesso criterio.
Non vedo ad esempio stesso accanimento nei confronti dei vari(ladri e disonesti) padri della Boschi,padre di Renzi,Vendola,e ladri e porci vari.
Sempre più convinto che la politica è peggio della camorra,anzi viaggia a braccetto con essa,che la nostra classe politica è composta da gente disonesta che pensa solo ai propri profitti ed interessi,chi sceglie di fare politica scende comunque a compromessi vari,e soprattutto in Italia vige la legge del più forte(politicamente parlando),dove chi non segue il carrozzone viene fatto fuori,spazzato via.
Mi sbaglio?