Lotito e Mezzaroma pungono Bollini, il Mister resta a rischio

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Il punto di Parma da un lato ha mostrato ancora una volta il carattere della Salernitana dall’altro ha sancito ulteriormente il distacco tra Bollini e la proprietà. Ancora una volta il mister è finito nel mirino della critica. Le scelte di formazione, con l’esclusione di Sprocati dall’undici titolare salvo poi riabilitarlo a gara compromessa, il solito tempo regalato agli avversari, le sofferenze dei singoli, e soprattutto l’incapacità di sfruttare la doppia superiorità numerica hanno dato la stura al folto plotone di quelli che non ritengono Bollini all’altezza del ruolo.

A tuonare, e non poco, anche la proprietà. La mossa di togliere Bocalon e di mandare in campo Rosina facendolo giocare lontano dall’area avversaria in un momento topico del march e con i padroni di casa in 9 contro 11 è sembrata una resa, il chiaro intento di volersi accontentare del pareggio. Anche i non addetti ai lavori sanno che quando una squadra è in inferiorità numerica si gioca sulle fasce ma c’è la necessità di avere una torre al centro dell’area in grado di intercettare i cross. La soluzione più ovvia e scontata era Rossi. Bollini, invece, ha optato per Rosina.

Atteggiamento che non è piaciuto alla proprietà. Il primo ad aprire il fuoco era stato Lotito a Il Mattino. «La squadra ha avuto una buona reazione, spero che questa partita di Parma aumenti la consapevolezza dei nostri mezzi perchè sono convinto che possiamo giocarcela alla pari con tutti. Come dico sempre, è importante mettere in campo i giocatori in modo che possano esprimere le loro potenzialità. Nel secondo tempo, quando siamo rimasti in doppia superiorità numerica e in 11 contro 9, bisognava mettere un altro attaccante»

Critico anche Marco Mezzaroma che al Corriere dello Sport ha dichiarato: “Dovrebbero prendere tutti esempio da Vitale. Le sue parole, quando ha detto che a Parma abbiamo perso due punti, sintetizzano la mentalità che dovremmo avere. Quando giochi con una squadra che ha due uomini in meno devi provare a vincere. Lo abbiamo fatto ma abbiamo avuto il braccino corto. Lo posso capire ma non dobbiamo tenere il freno a mano tirato. Mancano ancora trentacinque giornate ma siamo tutti lì e potremo giocarcela nonostante i molti infortuni.

Bollini sa di essere seduto su una panchina che traballa da settimane. A questa squadra mancano tre o quattro punti persi non tanto per meriti degli avversari o per demeriti della Salernitana ma per errori del mister nella gestione dei calciatori. A questo punto che si fa? Si va avanti così o si prende qualche decisione per il bene della Salernitana e dei suoi tifosi?

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