Perugia e Frosinone, sconfitte rispettivamente da Pro Vercelli e Novara, due squadre dei cosiddetti bassifondi dicono che non ci sono corazzate in questo campionato smentendo chi aveva ipotizzato una sorta di A2 per il valore dei club ad inizio torneo. Un campionato livellato verso il basso in cui la Salernitana con un po’ di attenzione e lucidità avrebbe potuto avere ben altra posizione. Ed invece le incertezze dirigenziali in fase di allestimento, il corto circuito tattico di Bollini hanno fatto il resto. La Salernitana si è avvitata su se stessa ammalandosi di pareggite come accadde lo scorso anno al Pisa di Gattuso.
L’auspicio è che il finale possa essere diverso perchè quando tra le mani non hai una Ferrari ma una discreta utilitaria e dimostri comunque di non saperla guidare il rischio di finire fuori strada è più di una certezza. La gara con l’Avellino rappresenta l’ennesima chance per Bollini per restare in sella. Il mister, che non è l’unico responsabile, è andato in confusione. Le picconate di Lotito e Mezzaroma, legittime, ma sbagliate perchè fatte in pubblico, non giovano certo alla tranquillità di Bollini anche se la bravura di un allenatore si vede in questo frangenti: meno spocchia e più pragmatismo.
Il faccia a faccia a tarda ora, sabato sera, tra Bollini e Lotito dopo settimane di frecciatine a distanza rappresenta il bivio davanti al quale si ritrova il mister per dare un senso ad una stagione che rischia restare anonima. Lotito non è impazzito e non parla tanto per parlare. Almeno su questo bisogna dare atto al multi patron contrariamente a ciò che pensa Bollini sull’argomento. Lotito sta lanciando da settimane precisi input all’allenatore. Ora sta al mister fare la cosa giusta mettendo in campo la formazione migliore. Il tempo delle alchimie e degli esperimenti è finito e con il derby alle porte non sono ammessi altri passi falsi
Invece di aspettare che Bollini si dimetta come l’anno scorso Sannino (per risparmiare l’ingaggio) caccia i soldini e prendi un allenatore degno di questo nome. Ma possibile che due degli imprenditori più facoltosi del paese quando si tratta di cacciare un centesimo per la Salernitana facciano sempre tutta questa manfrina?
Ora Bollini non può più sbagliare: se perdiamo avrà massimo un’altra settimana, dopodiché se pareggiamo in casa gli diamo un’ultima possibilità perché la squadra ha dato segnali di ripresa, dopodiché si perderà di nuovo in trasferta, ma il mister non si tocca perché abbiamo fatto un tiro in porta e sta trovando l’amalgama, dopodiché quando a Gennaio saremo ultimi forse, ma forse Fabiani troverà qualche amico procuratore che ci rifila l’Agostinelli di turno. Solo con Lotito un allenatore che fa una vittoria in 10 giornate non viene cacciato a pedate. Lotito fuori i soldi o fuori da Salerno.