A ribadirlo i Verdi che, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il consigliere comunale Marco Gaudini, da tempo chiedono “un tavolo interistituzionale allargato ai comitati dei residenti e alle associazioni dei gestori dei locali per trovare soluzioni definitive che mettano d’accordo davvero tutte le parti in causa”.
“Bisogna tener conto di alcuni punti fermi, a cominciare dal non accettare l’idea che la movida napoletana sia una sorta di zona franca per teppisti e delinquenti” hanno aggiunto Borrelli e Gaudini sottolineando che “altri due elementi imprescindibili sono la necessità che Napoli abbia una movida degna di questo nome e che siano comunque tutelati i diritti dei residenti”.
“Con il buon senso e la collaborazione sono tre obiettivi raggiungibili, ma è importante che non ci si irrigidisca sulle proprie posizioni” hanno continuato i Verdi per i quali “determinante sarà anche l’impegno delle forze dell’ordine che devono avviare e portare avanti controlli costanti e continui, non indietreggiando di fronte alle piccole e grandi illegalità”.
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