Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha accompagnato i figli e i nipoti di Bud Spencer dal presidente De Luca, a Santa Lucia, insieme ad Alessandro Iovino, autore del libro intervista in cui si ripercorre la vita dell’artista napoletano.
“Nel corso dell’incontro abbiamo ricordato anche l’anniversario della morte di un altro grandissimo artista napoletano, Eduardo De Filippo, che, proprio in queste ore di 33 anni fa, ci lasciava” ha aggiunto Borrelli che lunedì sera, al Gambrinus, ha partecipato alla presentazione ufficiale del libro nel corso di una iniziativa pubblica partecipatissima alla quale erano presenti anche Catena Fiorello, Gaetano Sottile, Andrea Cannavale e Gianni Simioli, oltre a gran parte della famiglia di Bud Spencer, a cominciare dai figli, Giuseppe Pedersoli, Cristiana e Diamante assieme a diversi nipoti.
“Bud Spencer amava Napoli in modo viscerale, al punto da definirsi napoletano e non italiano, e merita un riconoscimento ufficiale che ne perpetui il ricordo e, per questo, i consiglieri comunali Stefano Buono e Marco Gaudini stanno seguendo personalmente l’iter per intitolargli una strada” ha aggiunto Borrelli sottolineando che “se necessario, si proverà a fare anche una forzatura visto che è passato poco più di un anno dalla morte e la legge non prevede intitolazioni dopo un periodo così breve”.
Nel corso della serata dedicata a Bud Spencer per presentare il libro intervista di Alessandro Iovino, il patròn del Gambrinus ha omaggiato l’artista con il “caffè Bud” creato per l’occasione e una torta per festeggiare quello che sarebbe stato il suo 89° compleanno, mentre Andrea Cannavale, figlio di Enzo, ha portato i copioni originali dei film di Piedone che hanno visto i duetti tra Enzo Cannavale e Bud Spencer diventati ormai cult del cinema italiano.
Fa specie vedere uno dei Verdi con un cementificatore (vedasi il lungomare di Salerno e, nn solo) ma questo è il progresso baby