RAGGI, ROMANI CON NOI. SCONFITTA, CON M5S SPADA E CASAPOUND
A Ostia trionfano i 5 stelle, nel primo Municipio di Roma
commissariato per mafia. Il centrodestra fallisce ‘l’avviso di
sfratto’ – come l’aveva definito – a Virginia Raggi, che esce
rafforzata dal primo test indiretto sul suo mandato a un anno e
mezzo dall’elezione. ”I romani sono con noi per il
cambiamento”, esulta su twitter la sindaca. Il crollo
dell’affluenza, scesa ancora, al 33,60% – un terzo dei votanti –
non danneggia la candidata M5S Giuliana Di Pillo, che con circa
il 60 per cento stacca di 20 punti la rivale di Fratelli
d’Italia Monica Picca, che resta intorno al 40 per cento. “E’ la
vittoria di tutti i cittadini e della voglia di rinascita.
Grazie di cuore!”, twitta Di Pillo a caldo. Per il candidato
premier M5S Luigi Di Maio l’effetto Raggi esiste ed e’
positivo”. Ma la sconfitta del centrodestra ripropone la feroce
polemica delle ultime settimane. La Picca sostiene che ai
Cinquestelle sono andati i voti degli Spada e di CasaPound.
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BERSANI, NO MARGINI PER TRATTARE ALLEANZA CON IL PD
PISAPIA, SI PREPARANO A RIFARE COSA ROSSA PER POI DIVIDERSI
“Basta con questo teatro, ci vediamo dopo le elezioni”. Pier
Luigi Bersani lo dice chiaro e tondo: margini per trattare con
Piero Fassino un’alleanza con il Pd non ce ne sono. Il 3
dicembre Mdp, Si e Possibile lanceranno la lista unitaria e
“alternativa” con cui andranno al voto. Ma cosi’, avverte Campo
progressista di Giuliano Pisapia, si preparano a rifare la “Cosa
rossa” per poi dividersi dopo le elezioni. “Porte chiuse al Pd –
dice da Si Nicola Fratoianni – a Fassino e Prodi diciamo che il
tempo è scaduto”. Tra i bersanian-dalemiani di Mdp, i toni sono
meno duri ma la sostanza no: “Stanno piegando l’Ulivo come una
foglia di fico”, dice Arturo Scotto. Anche Piero Fassino non
demorde: a inizio settimana vedra’ una delegazione di Mdp, Si e
Possibile. Ma spiragli ad ora non se ne vedono: “Renzi è un nome
del passato, non del futuro”, chiude Roberto Speranza.
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GERMANIA: LIBERALI FANNO SALTARE TAVOLO TRATTATIVE GOVERNO
MERKEL, SI POTEVA TROVARE SOLUZIONE. OGGI VA DAL PRESIDENTE
A pochi minuti dalla mezzanotte, i liberali tedeschi di
Christian Lindner hanno fatto saltare il tavolo delle trattative
per costruire un ”governo stabile” in Germania perche’, a loro
dire, ”fra i partiti manca la fiducia di base”. E dunque,
”meglio non governare, che governare male”. La fuga in avanti
di Lindner lascia pero’ tutti sorpresi e isola, ancora una
volta, il partito liberale tedesco. ”Io credo che si sarebbe
potuto trovare il filo per arrivare a una soluzione. E mi
dispiace che non si sia arrivati a un accordo”, ha scandito
Angela Merkel un’ora dopo. “Domani – ha poi annunciato – mi
rechero’ dal Presidente della Repubblica per descrivere lo stato
delle cose”.
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PENSIONI, INTESA DIFFICILE TRA GOVERNO E SINDACATI
SENZA CORREZIONI SI GIOVANI E DONNE CGIL NON FIRMA ACCORDO
Intesa difficile tra governo e sindacati sulle pensioni. Senza
correzioni su giovani e donne la Cgil non firmera’ l’accordo. Le
proposte fatte finora dall’esecutivo mettono ”una pietra
tombale sull’idea di cambiare un sistema che non e’ equo”, ha
scandito Susanna Camusso, sottolineando che comunque non e’
certo da questo che dipende ”il futuro della sinistra”. E
mentre la leader Cisl Annamaria Furlan parla di ”risultati
importanti” e giudica sbagliato l’atteggiamento della Cgil, la
Uil auspica da un lato, dice Carmelo Barbagallo, piu’ attenzione
a donne e giovani e dall’altro che si riesca a mantenere l’unità
sindacale.
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ZIMBABWE, MUGABE NON SI DIMETTE E DICE PRESIEDERA’ PARTITO
PARTITO DI GOVERNO, DIMISSIONI ENTRO OGGI O IMPEACHMENT
Lo Zimbabwe resta nel caos: alla fine di una giornata in cui
sembrava che le dimissioni del presidente Mugabe fossero
scontate, con tanto di convocazione di una diretta tv in serata
per l’atteso annuncio, c’è stato un vero colpo di scena. Il
vecchio dittatore ha spiazzato tutti. Pur rischiando
l’impeachment, non solo non si è dimesso, ma ha annunciato che a
dicembre presiederà il congresso del partito. Ieri l’altro il
partito di governo, lo Zanu-Pf, gli aveva detto di dimettersi
”entro oggi a mezzogiorno, altrimenti verrà dato il via alle
procedure di impeachment”.
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VINCE INTER, RESTA A -2 DA NAPOLI, JUVE KO CON SAMP, VA A -4
OGGI CONSIGLIO FEDERALE, TAVECCHIO RESTIO A DIMISSIONI
La Juventus crolla a Marassi con la Sampdoria per 3-2 nonostante
la rimonta finale e il Napoli si porta a +4 in classifica. In
serata l’Inter batte l’Atalanta 2-0 grazie a una doppietta del
solito Icardi e si mantiene quindi in scia alla capolista, con
33 punti contro i 35 della squadra di Sarri. Potrebbe portarsi
alla stessa quota, quindi a -2, la Roma che ha una partita in
meno rispetto al Napoli. Pari deludenti in recupero per
Fiorentina e Torino contro Spal e Chievo, mentre un gol di
Peluso alla fine toglie al Benevento la soddisfazione del primo
punto in serie A. Punti preziosi in ottica salvezza per il
Sassuolo e per il Genoa, che passano a Benevento e Crotone.
Udinese ko in casa infine col Cagliari. Oggi Consiglio Federale
del calcio, con il presidente Carlo Tavecchio per il momento
restio a rassegnare quelle dimissioni che invece da più parti
vengono invocate dopo l’eliminazione dell’Italia dalla fase
finale dei Mondiali. ”Mi auguro se ne vada, mi risulta che si
presenterà dimissionario” il messaggio in tv del presidente del
Coni Giovanni Malago’. (Fonte ANSA)
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