Premesso che è fase di definizione il nuovo atto aziendale dell’ASL Salerno, che vedrebbe ancora una volta penalizzato il territorio del Golfo di Policastro a causa del depotenziamento programmato del presidio ospedaliero di Sapri;
Preso atto che non è consentibile l’attuazione di simile progetto, considerando che il nosocomio di Sapri rappresenta l’unica struttura pubblica a garanzia del diritto alla salute dei cittadini di detto territorio;
Visto, inoltre, che il suddetto ospedale rappresenta un importante momento di economia per l’intero comprensorio, che si concretizza non solo in termini di personale impiegato, ma anche per la prossimità, per i cittadini, per il raggiungimento della struttura;
Considerato, inoltre, che le risorse della rete ospedaliera del Cilento-Alburni-Vallo di Diano, così costituita: Sapri-Vallo della Lucania-Agropoli-Roccadaspide-
Dato atto che è intenzione di questo Comune intraprendere ogni utile iniziativa per la difesa del diritto alla salute e della dignità dei propri cittadini, non precludendosi anche azioni in ambito giudiziario volti al mantenimento degli standard di livello raggiunti, ad oggi offerti dalle strutture pubbliche sanitarie innanzi elencate;
Tanto premesso
CHIEDE
Qualora si intendano perseguire obiettivi di depauperamento delle strutture ospedaliere e di pronto soccorso pubblici presenti nel Cilento, Alburni, Vallo di Diano e nel Golfo di Policastro, che vengano ad horas ridefiniti gli assetti del nuovo atto aziendale dell’ASL Salerno nella misura in cui volgano verso la salvaguardia ed il potenziamento delle stesse e non verso la loro lenta ed inesorabile chiusura.
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